Si chiude un anno difficile per famiglie e aziende vibonesi – Video
La guerra in Ucraina ha messo in moto la macchina della solidarietà, dall'accoglienza dei profughi alla partenza di tir carichi di derrate alimentari
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È stato un anno difficile per le aziende e le famiglie calabresi. Il conflitto in Ucraina ha fatto schizzare alle stelle i prezzi dei beni di prima necessità. Prima è aumentato il grano. Poi il gas e la luce. Una batosta per milioni di persone, che ancora non si erano riprese dalla recessione innescata nel 2020 dalla pandemia.
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Molte aziende sono state costrette a chiudere e con loro è andato in fumo il lavoro dei dipendenti. La povertà è diventata una realtà con cui fare i conti per tantissime famiglie, costrette prima a raschiare il barile dei risparmi.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’altruismo dei calabresi, che in frangenti come questi hanno dimostrato tutta la loro generosità. Che nel corso del 2022 è stata prima rivolta ai profughi ucraini scappati dalla guerra. Molti hanno aperto le proprie case per ospitarli mentre tir carichi di derrate alimentari, medicinali e vestiario partivano alla volta di Kiev.
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Poi quando la crisi economica ed occupazionale ha cominciato a mordere anche in Italia, i calabresi hanno aiutato (anche) i calabresi. A fare da collettore della solidarietà la Croce rossa e il Banco alimentare. In prima fila anche la Caritas, che nel 2022 ha registrato un incremento del 114% di calabresi che chiedono aiuto.
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A soffrire sono stati pure i grandi gruppi industriali, come quello del re del tonno, Pippo Callipo, il primo imprenditore a ricorrere alla cassa integrazione per i suoi dipendenti, dopo avere ricevuto una bolletta da 348mila euro. Fatture esorbitanti recapitate anche all’amministratore della Fabriella Group, Giampiero Latassa. Per lui una batosta da 200mila euro. Situazioni comuni a molte imprese che hanno spinto il presidente di Confindustria Vibo, Rocco Colacchio, a lanciare reiterati allarmi.
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E se il Governo ha adottato misure per contenere i costi in bolletta, i prezzi sugli scaffali sono aumentati. Ma più la situazione si faceva critica, maggiore era il desiderio, per chi sta meglio, di aiutare gli altri. La solidarietà è stata espressa in tanti modi, anche con la vicinanza fisica. E anche il nostro Network ha fatto la sua parte, con l’editore in prima linea a sostegno dei bisognosi. Come quando, recentemente, ci siamo recati nella casa della carità, a Pannaconi, nel Vibonese. Una visita carica di emozioni che ci ha permesso di raccontare una bellissima storia di amicizia, quella di Vito e Salvatore, la cui vita è rinata dalle macerie della povertà.
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