Viabilità da paura nel Vibonese: Strada del mare chiusa. Insorge il comitato – Video
Scuolabus, mezzi di soccorso e auto costretti a percorre una strada alternativa, la provinciale numero 25 che è come una vera e propria mulattiera
Il comitato “strada del mare” torna alla carica dopo la chiusura nelle scorse ore dell’importante via di collegamento. Si tratta della provinciale numero 23, nuovamente chiusa al transito. Lo ha deciso la Provincia di Vibo Valentia dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco che hanno anche ritenuto che ci fosse un imminente pericolo per un masso trattenuto però da una vecchia rete d’acciaio. [Continua in basso]
Lavori di messa in sicurezza che l’Anas aveva già predisposto. Il tratto di costone che ha ceduto non fa parte dei lavori completati nel 2019. La chiusura della strada che collega Coccorino a Joppolo è stata decisa sabato sera dalla responsabile del settore viabilità della Provincia, che ha mandato gli operai a chiudere i due ingressi ancor prima di firmare l’ordinanza. Ieri mattina il presidente della Provincia Salvatore Solano, insieme alla responsabile di settore, è giunto sul posto per un sopralluogo. Ad attenderlo il presidente del comitato “Strada del mare” Giovanni Capua.
È lui che ci indica il materiale imbrigliato nella rete metallica. Una protezione che ha trattenuto il grosso masso che si è staccato dal costone e che ha provocato la caduta di pietriccio. «Nessun pericolo imminente» a giudizio del comitato: «Sarebbe stato forse più opportuno delimitare la carreggiata e optare per il senso unico alternato», spiega Capua per il quale la soluzione alternativa, ovvero la strada numero 25 rappresenta «la pezza peggio del buco». E adesso per i cittadini di Joppolo non resta che percorrere l’unica strada alternativa. La provinciale numero 25, appunto, meglio appellata come “la mulattiera” per via delle pessime condizioni in cui versa e per la pericolosità. Una strada stretta e ripida dove è costretto a transitare anche lo scuolabus. Si viaggia a doppio senso di circolazione suonando il clacson ad ogni curva per evitare di scontrarsi con le altre auto o peggio ancora di finire in fondo alla scarpata. «Un paio di settimane fa – conferma Giovanni Capua – una coppia di turisti tedeschi è precipitata nel dirupo. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con una gru per trarli in salvo. Per loro solo tanto spavento e qualche contusione. Poteva andare peggio. La strada alternativa – ripetono – è davvero pericolosa».