Superlega, Pippo Callipo striglia Bonitta: «È stato irrispettoso»
Il presidente giallorosso stigmatizza l’atteggiamento dell’allenatore di Ravenna protagonista di una protesta da cartellino rosso sul campo di Vibo. Ma la polemica tra i due risale al novembre scorso…
«Mi infastidisce molto che un allenatore assuma in campo atteggiamenti eccessivi e poco garbati. Purtroppo gli arbitri lo consentono ma, a mio parere, non bisognerebbe essere così permissivi in tali circostanze. Contro di noi l’allenatore di Ravenna ha preso un rosso perché ha protestato in modo plateale e se fosse stato presente il pubblico questo suo comportamento avrebbe inutilmente aizzato gli animi».
Il presidente della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia Pippo Callipo non ha digerito l’atteggiamento dell’allenatore della Consar Ravenna, Marco Bonitta, protagonista di una veemente protesta nel corso dell’ultima sfida tra le due formazioni giocatasi domenica al PalaMaiata di Vibo.
Callipo, in un’intervista diramata dall’ufficio stampa della società, non le manda a dire al tecnico ravennate: «Ahimè, pensano di essere professori e di salire in cattedra ma questo è un titolo che non meritano perché, ribadisco, i fatti li qualificano esclusivamente come persone irrispettose. Il signor Bonitta si dovrebbe vergognare per i suoi modi poco garbati e per le esternazioni per nulla eleganti a cui ha dato sfogo durante la partita».
La querelle tra i due non è nuova e l’ultimo episodio è solo il seguito di una polemica partita nel mese di novembre scorso quando Bonitta aveva pubblicamente criticato la società vibonese per essersi opposta al blocco delle retrocessioni, affermando: «Vibo non conosce vergogna». Callipo, che aveva già replicato a tono e che chiarisce di non aver rivolto il suo saluto all’allenatore «dopo le offese che qualche mese fa ci ha lanciato contro», ribadisce ora il concetto: «Al contrario di quanto ha dichiarato lui a mezzo stampa lo scorso 28 novembre noi non abbiamo nulla di cui vergognarci. O forse dovremmo farlo per aver impiegato tante risorse economiche per alimentare la passione per il volley? Bisognerebbe aver più rispetto verso chi realmente, con risorse soltanto proprie, ha contribuito a mantenere vivo il movimento pallavolistico ad alti livelli. Noi lo facciamo ininterrottamente da venti anni!».
Ora, però, la Lega ha sancito l’abolizione dell’unica retrocessione prevista e l’ampliamento dei play off ad 11 squadre. Anche su questo il giudizio palesato da Callipo è netto. «Ero contrario al blocco delle retrocessioni perché il campionato è iniziato in un certo modo, nonostante tutte le varie vicissitudini legate al Covid-19 a cui giocoforza bisogna far fronte, e così doveva proseguire. A questo punto credo che sia più logico eliminare anche l’assegnazione dello scudetto. È alquanto evidente e facilmente comprensibile che alle squadre non interessa più di vincere o di perdere. Si è visto anche nel match di domenica contro Ravenna: la squadra romagnola non sembrava affatto scoraggiata per la sconfitta. Anzi qualche giocatore era pure sorridente dopo aver commesso qualche errore. Insomma è chiaro che da qui in avanti non ci sarà lo stesso mordente. Sono cambiate le motivazioni. Allora dico, in modo forte, rivolgendomi al Consiglio di amministrazione (organo che rappresenta tutte le società di Superlega) che alla decisione già presa deve seguire anche il blocco dell’assegnazione dello scudetto. A questo punto si continuerà a giocare e alla fine si farà poi una graduatoria che lascerà comunque il tempo che trova. Ecco – ha concluso -, questa sarebbe una scelta di maggiore trasparenza e onestà».