Al via a Vibo “Avvcup”, torneo di calcio a cinque fra avvocati
Otto le squadre maschili e tre quelle femminili che giocheranno la domenica mattina per cinque settimane. L’incasso al reparto di Pediatria dell’ospedale di Vibo
Prenderà il via il prossimo 17 settembre la prima edizione della “Avvocup”, torneo di calcio a cinque dedicato agli avvocati ed ai praticanti che esercitano la professione nel Foro di Vibo Valentia.
Moltissimi iscritti hanno manifestato il loro plauso all’iniziativa promossa dagli avvocati Dario Maccarrone, Roberto Lascala, Gerlando Termini e Francesco Massara i quali, giorno per giorno, non hanno lesinato il loro impegno divulgando la loro idea attraverso i social network, ottenendo un discreto successo se si pensa che in pochi giorni hanno già ottenuto l’iscrizione di otto squadre maschili e tre femminili.
Teatro del torneo sarà lo Sporting Club sito nelle adiacenze del Tribunale di Vibo Valentia e posto nel cuore della villa comunale. La durata prevista è di cinque settimane con partite fissate esclusivamente la domenica mattina per non intralciare l’attività professionale. Le otto squadre partecipanti saranno divise in due gironi da quattro ciascuno e si scontreranno all’italiana in tre domeniche consecutive. Le due migliori compagini a girone disputeranno gli incontri di semifinale e la finale, salvo imprevisti, dovrebbe disputarsi il 15 ottobre, data in cui si svolgerà anche la tanto attesa finale femminile con la formula del triangolare.
L’iniziativa è stata pensata e studiata esclusivamente con una finalità benefica. L’intero incasso, infatti, al netto delle spese burocratiche ed organizzative, verrà devoluto al reparto pediatrico dell’Ospedale “Iazzolino” di Vibo Valentia.
“Ringraziamo i colleghi – dichiarano gli organizzatori del torneo – che negli anni novanta si sono prodigati per organizzare il torneo forense e raccogliamo idealmente il loro testimone. Chiariamo immediatamente che abbiamo dovuto compiere la dolorosa scelta di non organizzare un memorial per non fare torto a nessuna famiglia dei colleghi che oggi non sono più tra noi. Abbiamo pensato ad una formula semplice ed ad un modo diretto per aiutare chi ha veramente necessità aggregando una classe, quella forense, che molte volte appare disgregata a causa della propria eterogeneità per risvegliarne lo spirito corporativo. La nostra iniziativa non avrà nessun secondo fine, nessuna forma di guadagno e/o di lucro, avrà il solo scopo di divertirsi e stare insieme per qualche domenica. Siamo lieti che anche le colleghe del nostro Foro diano il loro contributo. Stiamo già pensando all’organizzazione del prossimo anno, con una formula più ampia e con moltissime sorprese”.