“Io resto a casa” in compagnia… della Vibonese
Il giornalista Silvestro Comito recupera dal suo archivio articoli, date, memorie, distinte e giocatori che hanno fatto la storia della squadra rossoblu
di Silvestro Comito
Pensavo di farcela, ma pur impegnandomi per l’intera settimana santa, “l’opera” non è ancora finita. Manca ancora qualcosa. Gli esperti virologi, in piena emergenza Covid 19, hanno consigliato alla popolazione di restare in casa e di uscire solo in caso di stretta necessità. Per superare al meglio questo difficile momento, tra i loro consigli degli esperti spiccano su tutti gli esercizi ginnici, la cucina e la lettura. Io invece, osservando rigorosamente il consiglio di restare in casa, mi sono dedicato non solo alla lettura o ma soprattutto alla riscrittura. Di cosa si tratta? O cosa mi sono inventato per occupare le mie giornate? Semplice, almeno così credevo. [Continua]
Rimettendo a posto il mio voluminoso archivio sportivo sulla Vibonese calcio, mi sono reso conto di disporre di centinaia di distinte, che per i non addetti ai lavori sono quei fogli sui quali sono trascritte le formazioni e quant’altro c’è da sapere sulle due squadre che si affronteranno in quella giornata. Questi preziosi fogli vengono distribuiti dall’addetto stampa della società ospitante ai colleghi giornalisti prima dell’incontro.
Mi occupo di calcio scritto e parlato dalla fine del millennio scorso. Non ricordo come tutto questo abbia avuto inizio, però ogni qualvolta avveniva la distribuzione, le mie distinte erano sempre due. Su una scrivevo quanto avveniva: sostituzioni, ammoniti, calci d’angolo, la seconda invece la conservavo a accuratamente. Assieme ad esse, che nel tempo sono diventate tantissime, ho ritrovato vecchi articoli, come pure tante foto e filmati.
E fu così che mi è venuta l’idea – accompagnato dalla buona musica dei Nomadi e dell’eterno De Andrè – di trascrivere in rigoroso ordine alfabetico, con relativo anno di nascita e ruolo occupato, tutti i nomi dei giocatori che negli ultimi venticinque anni, quindi a partire dal campionato 1995-1996, hanno indossato la casacca rossoblu.
Riscrivendo alcuni di questi nomi che in grande o in piccolo hanno segnato la storia della Vibonese (da Rosati a Cordiano, da Alessandrì a Campo, da Bastiera ad Alì Sowe), è stato come rivedere il film di quella partita. Molti forse non ricordano – ad esempio – chi sia Thomas Catalano. Questo giovane centrocampista, grazie alla sua rete, permise alla Vibonese di superare (3-2) nella sfida play out (stagione 2002-2003) il Lentini sul neutro del Granillo e conquistare la salvezza. Come dimenticare, poi, la tripletta di Nunzio Cambareri rifilata al quotato Taranto (sul neutro di sant’Eufemia Lamezia ) stagione 1998-99, con la terza rete, quella decisiva, siglata in pieno recupero. Tanti, tantissimi sono stati quei calciatori che in un modo o nell’altro, qualcuno (proprio come Thomas Catalano) rimosso quasi completamente dalla memoria, hanno lasciato il segno nell’ormai quasi secolare storia della società rossoblu. A questi spero di dedicare uno spazio particolare, come pure alle tantissime meteore che sono passate per il Luigi Razza perdendosi subito dopo le tracce.
Bene, continuiamo a rimanere a casa, la meta appare sempre più vicina e il brutto lentamente sta passando. Non rinunciamo alle nostre passione, in fondo amare il calcio non significa giocoforza guardarlo allo stadio o in tv. Amarlo significa anche fare memoria. E così questa quarantena forzata sarà più dolce.