Coronavirus, anche il campionato di Serie C a porte chiuse
Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli si adegua al decreto del Consiglio dei ministri
Anche la Serie C chiude le porte ai tifosi. Il decreto del Consiglio dei ministri impone la disputa delle manifestazioni sportive in assenza di pubblico. Di conseguenza anche il girone C, che era stato l’unico dei tre della terza serie nazionale a non essere toccato dall’emergenza coronavirus, dovrà fare i conti con questa disposizione.
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Alla luce delle decisioni prese dal Governo, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli spiega: «Governare l’emergenza vuol dire essere pronti ad ogni situazione e non farsi trovare scoperti ed impreparati. Modificheremo il calendario se si presentassero emergenze che mettessero in discussione la conclusione. Oggi questa eventualità non esiste ma siamo pronti ad affrontare l’eventuale scenario. Il comunicato della Lega Pro prende atto della disposizione governativa che prevede la disputa delle gare a porte chiuse fino al 3 aprile».
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Quindi Ghirelli ha inteso precisare alcuni aspetti: «ci riserviamo la possibilità di modificare il calendario dei play off e play out in presenza di eventi che dovessero aggravare la situazione generale e pertanto, se ci dovessimo trovare in quella malaugurata situazione, dovremo sfruttare questa opportunità; l’utilizzo dei campi per l’allenamento, previsto dal Dpcm 4 marzo 2020, prevede il conseguente e necessario utilizzo degli spogliatoi, sempre rispettando le disposizioni previste nel citato decreto. Auspico che le istituzioni locali non si discostino dalla direttiva del governo; ogni esperienza ci deve insegnare qualcosa e noi dobbiamo essere pronti a cambiare anche prassi consolidate. Proporrò che l’inizio del campionato 2020-2021 venga anticipato di una o due settimane per avere margini che non ci obblighino a finali di campionato faticosi e “intasati” in caso di emergenze; ultimo, ma punto importantissimo, confidiamo nel ministro Spadafora affinché i nostri club, che vivono molto con gli incassi dello stadio e che hanno già subito perdite significative in queste settimane e nel prossimo mese ne subiranno ancora di ingenti, possano ricevere il giusto aiuto con i provvedimenti finanziari e fiscali che il governo si appresta a varare».
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