Dalla Vibonese all’Asd Real Limbadi, mister La Malfa: «Qui una formazione calcistica di alta qualità»
La società affida la sua scuola calcio al tecnico ex rossoblù e ambisce così a diventare punto di riferimento dell'intero territorio

La scuola calcio Asd Real Limbadi, presente sul territorio da circa venti anni e presieduta da Pasquale Dimundo, da tempo ormai cerca di alimentare un progetto basato sulla crescita della società, come testimonia anche l’affiliazione alla Vibonese. Alla guida della scuola calcio, inoltre, la dirigenza ha scelto un tecnico che fino alla scorsa stagione ha lavorato all’interno della stessa Vibonese, ovvero Francesco La Malfa, tecnico qualificato Uefa B con una solida esperienza nel settore giovanile e in prima squadra. La Malfa può vantare un’importante esperienza come collaboratore tecnico nella Vibonese (militante in Serie D) appunto, nello staff di mister Antonio Buscè.
Inizia l’avventura La Malfa
Sotto la guida di Francesco La Malfa, l’obiettivo della Asd Real Limbadi è quello di diventare una scuola calcio di riferimento per il territorio: «L’accademia – afferma il tecnico – si impegna a offrire non solo una formazione calcistica di alta qualità, ma anche un ambiente educativo che promuove valori fondamentali come il rispetto, la disciplina e il lavoro di squadra. Grazie al supporto di tecnici altamente qualificati, i ragazzi stanno crescendo e sviluppando le loro abilità, tanto che due giovani talenti della nostra accademia hanno recentemente firmato per la Vibonese Calcio».
Ecco l’augurio della società: «La nostra scuola calcio non è solo un luogo dove si pratica sport, ma un ambiente stimolante e formativo, dove ogni ragazzo può crescere sia come calciatore che come persona. Con circa 100 ragazzi iscritti, la Asd Real Limbadi continua a prosperare e a crescere. Siamo certi che, sotto la guida di Francesco La Malfa e con il supporto del presidente Pasquale Dimundo, il futuro della nostra scuola sarà luminoso e ricco di successi, contribuendo così a rafforzare il legame con la comunità locale».