giovedì,Aprile 10 2025

«A Roma sarò io a vincere»: l’entusiasmo dei ragazzi autistici vibonesi in partenza per la gara Run for Autism- VIDEO

Domenica 6 aprile nella Capitale giungeranno giovani atleti da tutta Italia per la 13° edizione della corsa della solidarietà. A suonare la carica è il presidente dell’associazione “Io autentico” Enrico Mignolo: «Ci alleniamo da due mesi»

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La pioggia ha costretto gli atleti dell’Associazione “Io autentico” ad allenarsi al coperto grazie alla disponibilità della scuola Calcio Bulldog Vibo che ha ospitato i ragazzi e i genitori per una sessione di allenamento straordinaria alla vigilia della manifestazione di domenica 6 aprile quando a Roma giungeranno corridori da tutta Italia per la 13^ edizione della Run for autism. A suonare la carica è il presidente di “Io autentico” Enrico Mignolo: «È la terza volta che partecipiamo alla gara di solidarietà. Quest’anno saremo in venti ad affrontare un percorso di cinque chilometri», dice entusiasta. Poi aggiunge: «Sono due mesi che ci alleniamo al Parco Urbano, non essendoci a Vibo impianti sportivi adatti a questo sport. In realtà – dice polemico – in questa città ci sono poche strutture in grado di includere adeguatamente le persone con disabilità soprattutto intellettivo relazionale. Tant’è che siamo noi genitori a seguire e ad accompagnare i nostri figli agli allenamenti. Ci sono eccezioni in Calabria, ma si dovrebbe fare di più», l’auspicio di Mignolo che sottolinea l’importanza degli allenamenti come momento di condivisione e confronto, «ma anche per conoscere nuove persone. Durante la preparazione  tanta gente si è avvicinata e si è allenata insieme a noi».

Ci sarà anche Giuseppe alla manifestazione organizzata dall’Associazione Sport e Società Progetto Filippide che coniuga sport e solidarietà per sostenere le persone con autismo. Il tredicenne vibonese, tiktoker per passione è determinato: «Andrò a Roma e conquisterò la medaglia. Sarò io il vincitore», dice fiducioso. Alla corsa ci saranno dunque le famiglie dei ragazzi autistici. Tutti insieme per conquistare la medaglia. Coach Fabio Scalamadrè mostra con orgoglio quella vinta lo scorso anno: «Siamo carichi e pronti alla sfida. Purtroppo abbiamo dovuto utilizzare il Parco Urbano per allenarci, qui a Vibo non ci sono strutture adeguate», dice amareggiato. A sottolineare l’importanza della corsa è Antonella, la mamma di Domenico, 15 anni. «Non sarà una semplice corsa, ma una straordinaria opportunità di crescita. L’inclusione – spiega – non deve essere solo un’ idea ma una realtà concreta da portare ogni giorno all’interno della società affinché i nostri ragazzi vengano accolti e riconosciuti per ciò che sono, ovvero persone con abilità, passioni, sogni e talenti, come tutti gli altri».

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Ci saranno pure mamma Noemi e suo figlio Antonio: «Siamo entusiasti di partecipare a questa avventura, ci metteremo il cuore, come sempre», dice mentre suo figlio la stringe forte a sé. Per Marilla, la mamma di Francesco, è il secondo anno «La nostra avventura partirà già sabato pomeriggio quando saliremo sul treno. Mio figlio non è verbale – prosegue -, pertanto ho organizzato le immagini per prepararlo alla gara di domenica. A lui piace correre, non vediamo l’ora di partire».

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