domenica,Marzo 30 2025

Vibonese calcio, parla Pippo Caffo: «Non possiamo più commettere errori. La sfida contro la Reggina? Sarà un’emozione unica»

Il patron rossoblù non nasconde l’entusiasmo: «Speriamo di recuperare i giocatori infortunati, ma una cosa è certa: lotteremo fino all’ultimo»

Vibonese calcio, parla Pippo Caffo: «Non possiamo più commettere errori. La sfida contro la Reggina? Sarà un’emozione unica»
Pippo Caffo negli studi di LaC

di Francesco Trimboli

Il patron rossoblù Pippo Caffo, con una carriera consolidata sia nel calcio che nel mondo imprenditoriale, racconta la sua passione per la squadra e le sfide che affronta ogni giorno, sia in campo che nella gestione della società. Parla delle difficoltà recenti, tra cui le sconfitte in casa, e dell’importanza di mantenere alta l’intensità emotiva. Pur riconoscendo la forza delle squadre avversarie, esprime fiducia nelle capacità della Vibonese, sottolineando che il lavoro di squadra, la programmazione e la dedizione sono la chiave per il successo. Riguardo alla Reggina, il presidente esprime grande rispetto per la squadra amaranto, che sta lottando per il primo posto in campionato.

Descrive l’emozione di giocare al Granillo, un impianto prestigioso, e ribadisce l’importanza di concentrarsi sulle proprie forze, pur essendo consapevoli della forza degli avversari. Nonostante la competitività della Reggina, la Vibonese continuerà a lottare fino all’ultima partita, mettendo in campo il massimo impegno in ogni sfida. Affronta anche il tema delle critiche ingiustificate nei confronti dell’allenatore del Castrumfavara, sottolineando l’importanza di mantenere sempre un approccio deciso e determinato, a prescindere dal risultato. Guardando al futuro, l’obiettivo rimane quello di qualificarsi per i play-off e lottare fino all’ultimo per conquistare una posizione di prestigio.

Presidente, da molti anni ormai è nel mondo del calcio. Come riesce a mantenere invariata la sua intensità emotiva nel tempo?
«Le emozioni sono sempre intense, indipendentemente dalla partita. Ogni volta che scendo in campo, che sia una sfida semplice, complicata o cruciale, lo vivo con la stessa passione, con la stessa forza nel cuore. Per chi ama davvero la squadra, ogni incontro è unico, un momento speciale, perché ogni partita rappresenta qualcosa di profondamente significativo».

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Quanto è emozionante giocare al Granillo contro una Reggina in lotta per il primo posto?
«Pensando alla partita con la Reggina, provo un’emozione unica. Domenica, scendere in un campo così prestigioso come il Granillo, è ancora più emozionante, soprattutto ora che la Reggina lotta per il primo posto. Noi dobbiamo concentrarci sul nostro, consapevoli che le sfide contro la Reggina e il Siracusa, entrambe in trasferta, sono decisive per noi. Speriamo di recuperare i giocatori infortunati, ma una cosa è certa: lotteremo fino all’ultimo minuto contro qualsiasi squadra».

Come valuta il lavoro della proprietà amaranto?
«Ho un ottimo rapporto con il patron Ballarino, con cui condividiamo le radici siciliane, e con il presidente Minniti, una persona che stimo profondamente. Inoltre, ho un buon legame anche con il direttore Praticó, che in passato è stato vicino alla Reggina quando la sua famiglia ne deteneva la proprietà. Oggi, però, siamo avversari, ma il rispetto e la stima reciproca restano invariati. La proprietà amaranto ha sempre dimostrato grande passione e dedizione e merita solo elogi per il lavoro svolto».

Nel corso degli anni, la figura di Pippo Caffo è stata spesso associata alla Reggina. C’è mai stato un reale interesse da parte sua nel rilevare la società?
«Non mi interessa focalizzarmi su altre realtà, la mia passione è rivolta alla Vibonese, al mio territorio e alla mia gente. Finché avrò la forza e la motivazione, resterò al fianco della Vibonese. In futuro, se sarà necessario, accetterò il ruolo di spettatore, ma per ora sono determinato a dare il mio contributo con tutto me stesso».

Parliamo della Vibonese: dopo un avvio promettente, sono arrivate troppe sconfitte. Le prossime partite saranno cruciali per la zona play-off. Come valuta la situazione attuale?
«Non possiamo più permetterci errori. Abbiamo subito troppe sconfitte in casa, mentre in trasferta siamo stati più solidi, perdendo solo due volte. Le troppe battute d’arresto interne, soprattutto contro squadre inferiori a noi che hanno semplicemente sfruttato il loro giorno favorevole, non sono più accettabili. Tuttavia, questo non significa che non possiamo recuperare. Per vincere un campionato, bisogna essere forti anche lontano dalle mura amiche, e al momento ci manca qualcosa per raggiungere quel livello di continuità. Dobbiamo dare il massimo in ogni partita. Le squadre che ci precedono sono forti, ma abbiamo anche partite in casa che, sulla carta, dovremmo riuscire a gestire. Sono fiducioso, e in un certo senso, l’ironia sta nel fatto che abbiamo più partite in trasferta che in casa, e fuori abbiamo ottenuto risultati davvero positivi. Il calcio è imprevedibile, ma l’importante è non mollare mai, lottare fino alla fine e credere sempre nel nostro potenziale». Continua a leggere su LaCnews24.it

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