giovedì,Febbraio 20 2025

Nel Vibonese l’unica pista di atletica è… la strada, il presidente della società sportiva Conoscere Jonadi: «Una vergogna»

Domenica due atleti del sodalizio sono giunti secondi e terzi al Fly Cross di Sibari. Eppure sono costretti ad allenarsi sull’asfalto tra le auto. Rossi: «Scandalosa assenza di infrastrutture, le istituzioni battano finalmente un colpo»

Nel Vibonese l’unica pista di atletica è… la strada, il presidente della società sportiva Conoscere Jonadi: «Una vergogna»
Antonio Rossi

Con l’inizio del 2025 e l’avvio della nuova stagione sportiva giunge la denuncia sulla carenza di strutture nella provincia di Vibo Valentia del presidente della Conoscere Jonadi Antonio Rossi. La guida dell’associazione podistica non è la prima volta che lamenta queste cose, anzi.
Denunce a conti fatti del tutto inascoltate, visto che ad oggi nel vibonese chi ama praticare l’atletica leggera si ritrova a fare i conti con la sostanziale assenza di piste. Eppure, nonostante questo, gli iscritti del sodalizio con sede a Jonadi continuano a farsi valere nella varie competizioni agonistiche promosse dalla Fidal in Calabria.

I risultati eccellenti degli atleti

Gli ultimi risultati di rilievo sono giunti il 16 febbraio a Sibari nell’Aviosuperficie dell’AeroClub, dove i due giovani atleti della Conoscere Jonadi, Concetta Valente e Alberto Rombolà, sono giunti rispettivamente secondo e terzo al Fly Cross, seconda prova del campionato regionale per società della categoria allievi. Un dato che aumenta i rimpianti del presidente Rossi «per quello che ancora di più significativo si potrebbe ottenere se nella provincia ci fossero strutture adeguate per la pratica della disciplina. Anche ieri – sottolinea ancora una volta visibilmente amareggiato – dei nostri atleti si sono resi protagonisti in una gara regionale, lasciandosi dietro le spalle podisti di società molto più blasonate di noi, che tra l’altro non si ritrovano costretti a dover mendicare uno straccio di pista.
Che dire, credo che l’assenza di strutture, o meglio di una pista di atletica nella nostra provincia, rispecchi quello che a Vibo e nel resto del territorio è stato fatto ad oggi in questo settore dalle istituzioni preposte, cioè il nulla. E così – conclude amaramente – anche nel 2025 ci ritroviamo con i nostri iscritti costretti ad allenarsi per strada, mettendo a rischio la propria incolumità. Chi può e deve, per favore, si metta una mano sulla coscienza e batta finalmente un colpo».

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