Federazione ciclistica italiana, lo storico presidente regionale Mimmo Bulzomì insignito della Menzione d’onore alla carriera
Il riconoscimento per l’attività svolta dal patron di mille corse a favore del ciclismo italiano gli è stato consegnato nella Cittadella regionale
Prestigioso riconoscimento per l’ex presidente regionale della Federazione ciclistica italiana Mimmo Bulzomì. Nei giorni scorsi il patron di mitiche corse nazionali e internazionali ha ricevuto la Menzione d’onore come riconoscimento per l’attività svolta a favore del movimento ciclistico italiano. La consegna del premio, da parte della guida nazionale della Federciclismo Cordiano Dagnoni, in occasione del Consiglio regionale del Comitato italiano paralimpico (Cip) Calabria svoltosi nella Cittadella regionale di Catanzaro. Attuale delegato del Comitato provinciale di Vibo Valentia, Mimmo Bulzomì ha coltivato la passione per il ciclismo sin da giovane, sulla scia del padre, vincitore negli anni ’30 di numerose gare dilettantistiche. Nel 1985 ha fondato nella “sua” Mileto lo Sporting Club, gruppo di cui ancora oggi è presidente, che gli ha permesso di organizzare in Calabria manifestazioni storiche del dilettantismo internazionale come la “Sei giorni del Sole”.
Questa corsa negli anni ha visto, tra gli altri, la partecipazione del quartetto azzurro vincitore delle Olimpiadi di Los Angeles (Marcello Bartalini, Marco Giovannetti, Eros Poli e Claudio Vandelli), del grande Marco Pantani e di campioni del ciclismo come Fabio Casartelli, Michele Bartoli, Wladimir Belli, Michele Coppolillo, Eugenij Berzin e Pavel Tonkov. Tra le gare organizzate in Calabria, anche il primo Campionato nazionale Èlite (1996) e molte tappe del Giro d’Italia. Ciliegina sulla torta, nel 2020 la partenza da Mileto della sesta tappa della Corsa Rosa, a coronamento di oltre 50 anni dedicati a questa disciplina. Nel corso degli anni Bulzomì, tra l’altro, ha intrecciato fraterne amicizie con i direttori della Corsa Rosa, Angelo Zomegnan, Carmine Castellano, Mauro Vegni e Vincenzo Torriani (quest’ultimo insignito nel 1981 della cittadinanza onoraria di Mileto).
E, ancora, con grandi giornalisti del calibro di Bruno Raschi, Gianni Mura, Gianni Brera, Adriano De Zan, Gianfranco Josti, Beppe Conti e Auro Bulbarelli, con i registi Luciana Veschi, Enzo De Pasquale e Nazzareno Balani, con il direttore Rai di Milano Nino De Luca e con miti del ciclismo come Gino Bartali, Felice Gimondi, Claudio Chiappucci, Gianni Bugno, Davide Cassani e Francesco Moser. Tra i progetti realizzati, anche quello a sfondo sociale “Una bici per Platì”, che nel 2006 ha permesso di costituire nella cittadina aspromontana una società ciclistica e di dotare i ragazzi di 60 biciclette e di tutto l’occorrente per disputare nove gare organizzate su un territorio fino a quel momento conosciuto soltanto per questioni di ’ndrangheta. Oggi la Menzione d’onore da parte della Fci, a coronamento di un carriera invidiabile e nella prospettiva di pagine, a dispetto dell’età, ancora da scrivere.
- Tags
- ciclismo