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L’Asd Sant’Onofrio vince un altro round: il Tar sospende l’ennesima revoca della gestione del campo disposta dal Comune: «Era la terza in tre anni»

La decisione dei giudici è arrivata oggi. L'Amministrazione Pezzo condannata nuovamente a pagare le spese legali. L'esasperazione della società sportiva: «Ora basta»

L’Asd Sant’Onofrio vince un altro round: il Tar sospende l’ennesima revoca della gestione del campo disposta dal Comune: «Era la terza in tre anni»
Lo stadio di Sant'Onofrio e nel riquadro il sindaco Pezzo

La notizia è di stamattina: il Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) Calabria ha sospeso l’efficacia della revoca contro la Asd Sant’Onofrio, fino al pronunciamento della sentenza. Lo scorso 19 agosto il comune di Sant’Onofrio, guidato dal sindaco Antonino Pezzo, aveva infatti avanzato la terza revoca della gestione dell’impianto comunale.

Revoca sospesa

Il Tar ha dunque condannato ancora una volta l’amministrazione santonofrese alle spese di giudizio per altri mille euro, oltre alle spese generali, Iva e cpa come per legge. Tali spese, che gravano sui bilanci dell’Ente, si sommano a quelle già stabilite dallo stesso Tar con la sentenza dello scorso 1 luglio, allorquando i giudici hanno annullato gli atti amministrativi del Comune, dichiarando legittimi quelli della passata amministrazione, dei precedenti tecnici comunali e di Asd Sant’Onofrio: «Noi l’avevamo detto anche durante il Consiglio comunale aperto – afferma la società dilettantistica giallorossa – che il sindaco si sbaglia quando dice e fa scrivere che la Asd commette irregolarità, ma tant’è, il comune continua a produrre atti contro la nostra società sportiva, mentre il Tar continua a darci ragione».

I disagi di giocare in un altro campo

Ora gli animi dovranno pur calmarsi e far prevalere il buon senso e la ragione. È tempo di riflettere da parte di tutti, sia da parte del sindaco e degli amministratori, sia dalla stessa Asd Sant’Onofrio. È dunque del 19 settembre l’ulteriore atto contro la società giallorossa (militante in Prima Categoria) che, come afferma la squadra del presidente Ciancio: «Questa volta l’amministrazione comunale proietta la sua azione contro l’intera comunità santonofrese, costringendo la prima squadra non solo a giocare a Filogaso, ma anche ad allenarsi. Anche le famiglie sono in difficoltà, perché sono costrette a portare i figli minorenni a Maierato. Di questo ringraziamo i due sindaci di Filogaso e Maierato per l’ospitalità manifestata».

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Il sopralluogo “segreto” e l’appello dell’Asd

La stessa società di calcio, inoltre, non dimentica un recente dettaglio della vicenda: «Il tecnico comunale, curiosamente poco prima dell’Ordinanza di oggi, lo scorso 12 settembre effettua un sopralluogo al campo, in sordina, senza invitare né il gestore dell’impianto né il direttore dei lavori in corso né la ditta che sta eseguendo i lavori. A seguito del sopralluogo (utile a parere dell’amministrazione a puntellare la difesa davanti al Tar), il tecnico nominato dal sindaco ha notificato la determina che dispone la chiusura temporanea dell’impianto sportivo per motivi di sicurezza. Ora le condizioni dello stadio Rizzo sono le stesse dell’anno scorso, quando cioè il sindaco ci autorizzò a giocare. La questione appare perlomeno curiosa. Se solo il Comune avesse interpellato noi e la ditta e il direttore dei lavori, è certo che avremmo suggerito che le questioni di sicurezza più importanti sono legate al fatto che i lavori in corso sono sospesi, inspiegabilmente, da aprile del 2023 e il committente è lo stesso comune. Per noi l’unico obiettivo rimane quello di far utilizzare il campo ai bambini, ai ragazzi, agli adulti, ai calciatori, alle società sportive, ai cittadini». E infine l’appello del club: «Noi siamo stanchi di continuare a difenderci dal nostro stesso Ente locale, che invece dovrebbe patrocinare gli eventi e le locali società e supportare tutte le associazioni presenti sul territorio. È finito il tempo delle lotte, ora dobbiamo riveder la luce».

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