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Vibonese, l’appello di Caffo ai tifosi: «Venite allo stadio, abbonamento tra i meno cari d’Italia». E al Comune: «Dia una mano alla squadra della città»

Il presidente della squadra rossoblù è pronto al nuovo campionato: «La formazione è giovane e competitiva ma facciamo tutto con le nostre forze e non ho intenzione di fare spese folli». Le richieste al sindaco: «La Tari è una mazzata e l’impianto sportivo non ci consente di allenarci in casa»

Vibonese, l’appello di Caffo ai tifosi: «Venite allo stadio, abbonamento tra i meno cari d’Italia». E al Comune: «Dia una mano alla squadra della città»
Pippo Caffo negli studi di LaC

La nuova stagione della Vibonese ha preso il via domenica scorsa con il derby di Coppa Italia contro la Reggina. Al Granillo per gli uomini di mister Michele Facciolo è arrivata una sconfitta per 2-0, dopo un avvio di match al di sotto delle aspettative, ma non sono comunque mancati gli spunti positivi in vista dell’inizio del campionato che porterà i rossoblù ad affrontare domenica 8 settembre la trasferta siciliana in casa della Nissa, sfida valida per la prima giornata della Serie D.

Ambizioni e obiettivi

Ai microfoni del nostro network, il presidente della Vibonese, Pippo Caffo, si è soffermato sulle rinnovate ambizioni del club: «Le aspettative, come ho detto in precedenza, sono positive e siamo contenti della squadra che abbiamo allestito. Domenica contro la Reggina è arrivata una sconfitta, ma come gioco e impegno non possiamo lamentarci. Il nostro obiettivo è quello di sgomitare per un posto nei play off – afferma il numero uno della società rossoblù -, anche perché le qualità le abbiamo e il gruppo è formato con giovani che hanno voglia». Caffo ha un pensiero anche sull’allenatore: Mister Facciolo sa lavorare con i giovani e conosce l’ambiente Vibonese, essendosi formato proprio in rossoblù. Condurremo la squadra con le sole nostre forze, consapevoli però che miracoli non se ne possono fare».

«Sono pronto a mettermi da parte»

Il presidente della società vibonese ha parlato anche delle recenti polemiche e contestazioni da parte di alcuni tifosi rossoblù: «A prescindere dal fatto della contestazione io ho più volte detto che, se c’è qualcuno che ha intenzione di guidare la Vibonese portandola in alto con altri sistemi e obiettivi, io sono anche pronto a lasciare ma continuando a garantire la mia sponsorizzazione. Risorse aggiuntive però non ne posso mettere poiché sto già facendo il massimo e non mi sento di fare spese folli».

Il patron rossoblù, poi, si è soffermato anche sul rapporto con la tifoseria: «La mia speranza è sempre quella che i tifosi vengano al campo e, a tal proposito, abbiamo lanciato una tariffa che è tra le più basse in Italia. Lo scorso anno – continua -, con tutto l’impegno dei miei collaboratori che ringrazio, siamo arrivati a 120 abbonamenti, ovvero 50 euro l’anno per vedere 18 partite in casa, più di questo non so cosa si potrebbe fare».

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La questione stadio

Caffo è poi tornato sul botta e risposta, dei mesi scorsi, tra la Vibonese e il Comune di Vibo, in merito alla gestione dello stadio Razza: «Con il sindaco Romeo e la nuova amministrazione ci stiamo già approcciando per quel che riguarda lo stadio. Anche con la vecchia giunta i rapporti erano cordiali, ma nell’applicazione di quella famosa tassa Tari non si è a arrivato a nessun risultato positivo, anche perché sono stati chiesti cinque anni di arretrati. Attualmente siamo attendendo il nuovo regolamento per essere tassati in maniera giornaliera». Da non trascurare il problema dell’adeguamento strutturale dell’impianto, non omologato per gli allenamenti: «Abbiamo chiesto all’amministrazione di avere a disposizione qualche altra area in modo da poter fare gli allenamenti, senza spostarci a Vibo Marina, pagando l’uso del terreno. Finché riusciremo ad affrontare tutto lo faremo, in caso contrario ci faremo da parte».

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