domenica,Novembre 3 2024

La Vibonese cede il passo alla Reggina nel primo turno di Coppa Italia, Facciolo: «Comunque una buona identità»

Le parole di mister rossoblù dopo il match del Granillo: «Primi dieci minuti molto contratti e questo ha inciso molto sull'inerzia»

La Vibonese cede il passo alla Reggina nel primo turno di Coppa Italia, Facciolo: «Comunque una buona identità»
Mister Facciolo

Coincide con una sconfitta la prima gara ufficiale della stagione per la Vibonese che allo stadio Granillo, contro la Reggina, cede per 2-0 nel match valido per la Coppa Italia di Serie D. Rossoblù ancora in rodaggio e, probabilmente, con i carichi di lavoro della preparazione da smaltire. Sicuramente qualche difficoltà c’è stata ma per i ragazzi di mister Facciolo è ancora una fase di assemblamento. In ogni caso il tecnico ha cercato di soffermarsi su alcuni lati positivi, sottolineando la buona identità della squadra vista in campo e contro un avversario peraltro forte. In ogni caso qualcosina da limare c’è, e ne è consapevole lo stesso tecnico rossoblù.

Inizio molto contratto

Nella conferenza stampa post-partita è lo stesso Facciolo a dare la sua analisi: «Nei primi dieci minuti siamo stati molto contratti e questo forse è stato uno dei fattori determinanti per l’inerzia del match. In seguito abbiamo cercato di incanalare la partita su una strada, provando a impostare il nostro calcio e cercando di mettere in difficoltà la Reggina». E ancora: «Penso ci sia mancata un po’ di finalizzazione negli ultimi 15-20 metri e, oltre a questo, anche un po’ di cattiveria. Poi è chiaro che non è facile far gol tirando da lontano».

Buona identità in campo

Insomma, qualcosa da migliorare sicuramente c’è ma da un certo punto di vista è anche comprensibile dal momento che, rispetto alla rosa della scorsa stagione, solo due sono i giocatori che sono rimasti. Tornando comunque alla partita, mister Facciolo ha cercato di evidenziare le cose buone: «La squadra ha messo in campo una buona identità cercando di tenere la partita in mano poiché, nonostante fossimo sotto di due gol, abbiamo concesso poche ripartenze all’avversario che è comunque una squadra forte. Il primo gol è quello che ci ha stordito un pochino mentre, nel secondo, abbiamo perso palla nella nostra metà campo e nella conseguente ripartenza l’avversario ci ha fatto male»

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