Mileto, al via la XIII edizione della corsa podistica internazionale La Normanna
La medaglia di quest’anno è dedicata alla Serva di Dio Natuzza Evolo. Attesi centinaia di atleti pronti a sfidarsi sul circuito cittadino omologato Fidal
Ritorna la “La Normanna”, gara podistica internazionale organizzata dall’associazione sportiva “Miletomarathon”, in collaborazionecon Fidal, Coni e Asi Calabria. L’edizione 2024 della prestigiosa corsa su strada si svolgerà domani 11 agosto a Mileto sul tradizionale percorso cittadino di 10 chilometri, omologato Fidal. Anche quest’anno presenterà un parterre di ottimo livello. Tra i partecipanti a La Normanna, atleti di rilievo provenienti dall’Italia e dall’estero, in particolare dai paesi africani. Nello specifico, si attendono circa 600 podisti amatori e competitivi, desiderosi di cimentarsi in una corsa che negli anni è divenuta una delle più importanti del sud Italia. La competizione agonistica vera e propria prenderà il via alle 19, su un circuito cittadino di 1450 metri, completamente pianeggiante e transennato, ripetuto sette volte dagli uomini e cinque volte dalle donne.
Due ore prima, alle 17, si svolgerà la corsa riservata ai mini atleti, seguita a ruota dalla non competitiva per il settore amatoriale. Il ritrovo degli atleti è previsto in piazza Pio XII alle 15. Del tutto particolare la medaglia appositamente realizzata dagli organizzatori per questa tredicesima edizione de La Normanna. A spiegarne il contenuto è lo stesso patron della corsa podistica internazionale, Salvatore Auddino. «Questa medaglia – afferma al riguardo – vuole essere un omaggio all’anima religiosa della città di Mileto che si rispecchia in quella di “Mamma Natuzza“, la quale ha voluto nella sua Paravati la realizzazione della chiesa “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime». Chiaro il riferimento alla Serva di Dio Natuzza Evolo, morta in odore di santità il primo novembre del 2009. L’edificio sacro incastonato nel conio è, nello specifico, la grande chiesa realizzata con le offerte dei fedeli nella Villa della Gioia di Paravati, prossima ad essere elevata a santuario mariano.