Kickboxing, la vibonese Lara Romano vicecampionessa europea tra i cadetti
A lei e ad Edoardo Calabria, anch’egli reduce dai campionati continentali in Ungheria, è stata dedicata una serata di festa a San Calogero
Al campionato europeo di Kickboxing disputatosi a Gyor in Ungheria, un mese fa nelle vesti di rappresentante tricolore Lara Romano ha mancato di un soffio la vittoria finale, lasciando però la certezza che per lei l’appuntamento col gradino più alto del podio è solo rimandato. La dodicenne vice campionessa europea della disciplina, figlia d’arte e atleta della Big Match, nota palestra fucina di talenti, ha festeggiato mercoledì sera la medaglia d’argento nella sua San Calogero tra amici e parenti e alla presenza delle massime autorità istituzionali e religiose cittadine, il sindaco Nicola Brosio accompagnato dalla propria Giunta e il parroco don Antonio Farina.
Tra i boxeur in erba festeggiati nell’occasione e che si sono distinti in terra magiara anche il piccolo Edoardo Calabria bravo a mettere nel carniere un ottimo quinto posto, dopo il settimo, a livello mondiale, conseguito l’anno scorso a Jesolo. Sia Lara che Edoardo appartenenti alla categoria cadetti si son presentati all’appuntamento europeo con una marcia di avvicinamento davvero impressionante, vincendo tutto ciò che c’era da vincere: campionato regionale, interregionale, criterium e nazionale. Tra l’altro, grazie alle prestazioni di Lara, la rappresentativa calabrese è riuscita nei giorni scorsi ad aggiudicarsi l’unica medaglia d’oro alle mini olimpiadi nazionali Coni svoltesi a Isola Capo Rizzuto. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 4000 giovani atleti provenienti da tutta Italia, incluse alcune delegazioni della Svizzera e della Turchia. Le competizioni riguardavano tutte discipline riconosciute dal Coni.
Fa riflettere il fatto che una comunità così piccola come quella di San Calogero riesca ad esprimere talenti di tal fatta: Lara ed Edoardo sono solo gli ultimi arrivati di una folta schiera di eccellenze sportive locali, che vanta al suo interno campioni del calibro di Emilio Scuteri, capaci di imporsi oltre i confini nazionali. Sono ragazzi di belle speranze che meriterebbero una maggiore considerazione e attenzione in primis da parte delle istituzioni e non solo di settore. I loro successi di respiro internazionale suscitano orgoglio, fanno morale e danno speranza e sono il segnale del fatto che anche in uno sperduto paese dell’ultima provincia d’Italia è possibile ritrovare quelle risorse capaci di far bene e imporsi in ogni ambito della società, nello sport come nella vita di tutti i giorni.
Marco Galati