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Vibonese, la prima uscita del ds Meli: «I tifosi non devono criticare, ma supportare. Altrove in Serie D ci sono 2-3mila spettatori a partita»

Il direttore sportivo dei rossoblù: «Con i soldi che mette Caffo è facile fare calcio, non merita certe critiche». E poi: «L'obiettivo è fare una squadra giovane ma che non perda di competitività»

Vibonese, la prima uscita del ds Meli: «I tifosi non devono criticare, ma supportare. Altrove in Serie D ci sono 2-3mila spettatori a partita»
Da sinistra Caffo e Meli

Da qualche settimana è ormai iniziato il nuovo corso della Vibonese targato Facciolo-Meli, rispettivamente tecnico e direttore sportivo del club rossoblù. Un ritorno nella sua Vibo per Facciolo che sarà affiancato appunto dal ds Meli che tanto bene ha fatto al Sant’Agata. Ora questa nuova sfida per provare a riaccendere l’entusiasmo vibonese e quello di una piazza dal blasone e dalla storia importanti.

Prime settimane da vibonese dunque per Meli ed ecco innanzitutto le sue sensazioni: «Quanto alla trattativa relativa al mio arrivo, diciamo che il presidente Caffo ha avuto bisogno dei suoi tempi prima di procedere, perché ha dovuto sbrigare tutto quello che riguardava la scorsa stagione. Ho avuto il piacere di conoscere Caffo il giorno stesso dell’annuncio, di conseguenza posso dire che la trattativa non ha conosciuto alcun intoppo».

Si prospetta una sorta di anno zero per la Vibonese: «Questo è un termine che mi piace – continua Meli – e spero di riuscire a fare calcio in maniera un po’ diversa rispetto a come lo si è fatto alla Vibonese negli ultimi anni, poiché non contano solo i soldi. Poi ognuno è abituato a fare calcio a proprio modo, ma io vengo dalla strada e posso dire che con i soldi del presidente Caffo è abbastanza facile fare calcio. Questo non vuol dire che non li metterà, ma che si è stancato di fare calcio in quel modo. Noi comunque ci proveremo ugualmente senza porci limiti».

«I tifosi non devono criticare, ma supportare»

Una Vibonese che partirà leggermente dietro le altre, dunque, ma pronta lo stesso a pungere. «La Vibonese è abituata a abitare nelle zone alte di classifica e lavoreremo su questo – continua Meli -. Con mister Facciolo abbiamo lavorato anche a Sant’Agata ed è un vantaggio arrivare insieme alla Vibonese poiché c’è già un certo tipo di affiatamento. Quanto alle griglie, io direi che la favorita d’obbligo è il Siracusa dopo i grossi investimenti fatti lo scorso anno. Ha acquistato i vari Baldan, Convitto, Longo e ha mantenuto i giocatori di spessore. Poi c’è la Reggina che, per il nome che porta, è condannata a vincere e senza dimenticare quali napoletane metteranno nel girone. Infine da siciliano posso dire che tutte le squadre della mia regione sono alquanto organizzate. Si prospetta un campionato molto equilibrato». 

Infine, il monito di Meli: «Vorrei ricordare alcune cose alla gente che critica Caffo per questo suo ventennio di operato. In altre piazze dello scorso anno c’era una media di duemila-tremila spettatori al seguito, qui non mi risulta che il Luigi Razza fosse colmo nonostante la Vibonese giocasse per le prime posizioni. Prima di pretendere, il tifoso deve capire che deve partire da lui il supporto».

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