mercoledì,Novembre 27 2024

IL RACCONTO DI VIAGGIO | Su due ruote dal Vibonese alla terra dei Malavoglia (VIDEO)

In sella alle loro fidate biciclette da San Costantino Calabro ad Aci Trezza: l’avventura di due amici alla ricerca del piacere di viaggiare con lentezza

IL RACCONTO DI VIAGGIO | Su due ruote dal Vibonese alla terra dei Malavoglia (VIDEO)

In sella alle loro biciclette sono partiti da San Costantino Calabro per un ciclo-viaggio che li ha portati nella vicina Sicilia e precisamente nella terra dei Malavoglia, ad Aci Trezza, meraviglioso borgo marinaro. Fu il paese in cui Giovanni Verga ambientò il famoso romanzo “I Malavoglia” (1881) e nel quale, nel 1948, venne girato il film ad esso ispirato La terra trema di Luchino Visconti e Antonio Pietrangeli, capolavoro del neorealismo realizzato con attori non professionisti abitanti del luogo.

Sono Nicola Valente e Gerardo Santaguida del gruppo Bicinsieme Paesaggi in Movimento di San Costantino Calabro, che hanno portato a termine, possiamo dire l’impresa, un viaggio lungo 172 km fino a raggiungere la cittadina siciliana, panorami mozzafiato li hanno accompagnati lungo tutto il percorso, fino all’arrivo nell’antico borgo dominato dai faraglioni dei Ciclopi: otto pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da Polifemo ad Ulisse durante la sua fuga.

Poco distante dalla costa (a circa 400 m di distanza), è presente l’isola Lachea, identificata con l’omerica isola delle Capre. Una bella e lunga pedalata quella di Nicola e Gerardo che nonostante le condizioni meteo avverse alla partenza li ha portati in terra di Sicilia dove sono stati accolti da un caldo sole autunnale che a consentito loro di portare a termine il ciclo viaggio godendo ogni attimo di questa meravigliosa avventura.

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E’ questo il senso del ciclo-viaggiatore: si diventa pellegrino, forestiero, clandestino, e ancora: un viandante, colui che va per la via e che dalla via si fa attraversare. La festa della danza del pedale, dei piedi e degli sguardi sulla via, della via che si fa danza e della danza che si fa via, una baldoria di umanità, visioni e speranze accessibile a quelli che Ernst Bloch chiamava i “sognatori diurni”. Una festa del sogno ad occhi aperti, nel quale non ci sono malie o allucinazioni, né senso di oppressione, ma castelli in aria che sono veri e propri progetti di una vita migliore per se stessi e per gli altri».

Sono queste le emozioni che regala la bicicletta, compagna fidata nel lungo viaggio, che diventa metafora di vita, si è vero per stare in equilibrio bisogna muoversi. Muoversi verso nuovi traguardi, nuove mete. La “viandanza…” elogio dell’arte e della bellezza del pedalare, girovagare e pellegrinare. Elogio della lentezza, del viaggiare nella natura e nelle nostre anime. La bellezza e l’arte di stare insieme, di fare, sognare e progettare insieme. Di essere insieme. Con rispetto, leggerezza e gentilezza.

Di raccontare ma soprattutto di ascoltare. Di esporre idee e pensieri senza voler con-vincere, ma co-involgere, senza voler primeggiare ma con-dividere. Dove ognuno ha portato la sua storia, e con essa il suo essere, raccontata, cantata, suonata. Esperienza conclusa con entusiasmo da Nicola e Gerardo che rientrano dalla Sicilia stanchi ma felici per aver vissuto attimi di straordinaria bellezza consapevoli che viaggiare è più bello che arrivare.

*Presidente Bicinsieme San Costantino Calabro

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