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Volley, Tonno Callipo femminile, la palleggiatrice Fiorini: «Vincere è l’unico obiettivo»

La pallavolo è una questione di famiglia per l'atleta calabrese che ha parlato anche dello straordinario cammino intrapreso dalla squadra

Volley, Tonno Callipo femminile, la palleggiatrice Fiorini: «Vincere è l’unico obiettivo»

Trasuda di passione per la pallavolo la famiglia di Giorgia Fiorini palleggiatrice della Tonno Callipo, 22 anni il prossimo 9 gennaio. Ad iniziare dai genitori, papà Giuseppe e mamma Caterina, che hanno fondato la Stella Azzurra Catanzaro, militante nello stesso girone della Callipo. Per poi proseguire con la sorella Elena, che gioca a Reggio Calabria in B2 con la Reghion quarta in classifica, per chiudere dulcis in fundo con zio Giovanni Torchio, secondo allenatore in Finlandia ed ex anche della Callipo dal 2007 al 2009. «A noi ha piacevolmente emozionato l’abbraccio di papà Giuseppe e mamma Caterina a Giorgia a fine gara del derby della Callipo a Lamezia Terme qualche settimana fa: una naturale manifestazione d’affetto dei genitori verso la figliola, particolarmente prolungato quello del papà, a sigillare un’intesa pregna di valori umani da custodire gelosamente. Immaginiamo che la brava Giorgia non abbia avuto alcun ‘travaglio’ nello scegliere la pallavolo come sport da praticare, circondata fin da piccola da palloni Molten e Mikasa, oltre a scarpette, reti e quant’altro in giro per casa – afferma la società sportiva vibonese -. E possiamo anche immaginare di cosa si parlasse a tavola quando la famiglia Fiorini si radunava per pranzo. Ora forse con gli impegni di tutti e 5 sarebbe un po’ più difficile ritrovarsi assieme». Giorgia, poi, spiega i suoi inizi: «In realtà a 5 anni volevo andare a fare danza – cerca di dissimulare sorridendo Giorgia -, ma non ho mai avuto una vera e propria scelta. In casa mia si è sempre e solo parlato di pallavolo, quindi la mia scelta è stata praticamente obbligata. Ho iniziato veramente ad appassionarmi verso i 7/8 anni e da lì non l’ho più abbandonata». Poi confida una cosa su chi le dà più consigli tra papà, mamma, sorella e zio: «Assolutamente papà. È stato il mio primo allenatore e sono rimasta con lui fino a 18 anni. Abbiamo un rapporto molto speciale all’interno del campo, ci capiamo con un solo sguardo. È la prima persona che chiamo se un allenamento o una partita sono andati male e riesce sempre a trovare il consiglio giusto da darmi, sia tecnicamente che dal punto di vista emotivo. Lui per me è ‘la pallavolo’, è lui che mi ha fatto appassionare e mi ha insegnato tutto quello che so fare». Tonno Callipo-top, dieci vittorie e dominio evidente: «Siamo un gruppo forte, molto unito e abbiamo ben chiaro in mente l’obiettivo e come raggiungerlo. In palestra ci diciamo sempre che noi siamo il nostro unico nemico in questo momento, perché è un campionato lungo e non ci possiamo mai permettere cali di concentrazione, né in allenamento, né durante le partite». A Cirò altra prova della vostra forza, da fuori sembra tutto facile ma per Fiorini «assolutamente no, da esterni è facile dirlo vedendo solo le partite, ma questi risultati sono frutto di tantissimo lavoro in palestra che ovviamente gli altri non vedono. Ogni settimana diamo il meglio di noi in allenamento, cercando di mantenere sempre alto il livello del gioco e la concentrazione, quindi in realtà è un risultato ottimo ma sudato, com’è giusto che sia».

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