Calcio violento: arrivano le squalifiche per Rombiolese e Capo Vaticano
Nel campionato Under 19 partita sospesa a Ricadi dopo una rissa che ha coinvolto almeno una decina di giocatori. Picchiati pure due dirigenti
Un pessimo esempio. Il modo peggiore per iniziare la stagione. E se queste sono le premesse, allora è bene domandarsi se sia il caso di continuare, anche perché si tratta di ragazzi di circa 17, 18 anni e quindi parliamo del futuro del calcio vibonese. Durante la gara del torneo Juniores, fra il Capo Vaticano e la Rombiolese, a farla da padrone sono stati i calci, i pugni e gli schiaffi, per come si legge nel comunicato ufficiale numero 53 del Comitato Regionale della Calabria della Lega nazionale dilettanti. E non solo: anche dirigenti “buttati a terra e presi a calci” da giovani calciatori. Il “bollettino di guerra” è riportato nel suddetto comunicato (che si trova sul sito del Cr Calabria e che invitiamo a leggere in modo che ognuno possa farsi una propria opinione) laddove si legge che “al 10’ minuto del secondo tempo, a seguito di uno scontro di gioco tra il calciatore S.R. (appartenente alla società Capo Vaticano) e il calciatore C.C.V. (appartenente alla società Rombiolese), gli stessi iniziavano a prendersi a calci e pugni”. A questo punto i compagni di squadra di entrambi i calciatori, titolari e riserve “correvano nel punto dello scontro dando inizio ad una rissa generale che li vedeva tutti coinvolti”.
Follia generale
L’arbitro, tra i calciatori che partecipavano alla rissa, ne ha riconosciuti con certezza altri quattro per ogni squadra. Gli stessi “si colpivano con violenti schiaffi, calci e spintoni”. E non solo: “durante la rissa un dirigente della società Capo Vaticano e uno della società Rombiolese venivano buttati a terra e presi a calci da calciatori non identificati dall’arbitro”. Si legge ancora nel comunicato che solo grazie all’intervento di alcuni tesserati di entrambe le società, intervenuti tempestivamente “senza non pochi problemi”, venivano calmati gli animi. “Non essendoci le condizioni per proseguire l’incontro, l’arbitro emetteva il triplice fischio di fine partita e faceva rientro negli spogliatoi”.
Le squalifiche
Sulla base del referto arbitrale, il Giudice sportivo ha inflitto a entrambe le società della Rombiolese e del Capo Vaticano la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3 a tavolino. Inoltre sono stati squalificati per 4 giornate i calciatori S.R. del Capo Vaticano e C.C.V. della Rombiolese. Quindi ecco anche 2 giornate di squalifica per i calciatori M.G., F.P., A.S. e A.C. del Capo Vaticano e G.B., D.A., M.R. e P.M. della Rombiolese. Poi 200 euro di ammenda per ogni società. Al di là delle sanzioni, che sembrano comunque leggere per quanto riportato nel comunicato ufficiale numero 53 del Comitato Regionale della Calabria della Lega nazionale dilettanti occorrerebbe far capire ai giovani che non è con i calci, i pugni e gli schiaffi che si affrontano certe situazioni. La violenza deve essere sempre e comunque messa al bando e con due giornate di squalifica, e nulla più, non si risolve certo il problema.
LEGGI ANCHE: Pugilato: il vibonese Staglianò conquista il bronzo ma resta l’amaro in bocca -Video