domenica,Dicembre 1 2024

Lavori in ritardo al campo di Soriano: esplode la rabbia del direttore generale rossoblù

A quanto pare non sarà rispettata la data di consegna. Mimmo Varrà: «Stanno prendendo in giro la nostra società e la comunità sorianese»

Lavori in ritardo al campo di Soriano: esplode la rabbia del direttore generale rossoblù

di R.S.
Sembrava essere tutto in discesa, ma a quanto pare la strada è nuovamente in salita. Il problema riguarda i lavori al campo sportivo di Soriano, dove dovrebbe giocare una squadra che si ritrova invece, per il terzo anno di fila, a utilizzare altri impianti, ben lontano da casa (attualmente sta svolgendo la preparazione a Rosarno). Una situazione veramente paradossale, fra silenzi, sotterfugi, scaricabarile, ritardi, parole dette e non dette e, a quanto pare, anche un po’ di disorganizzazione e, se vogliamo, pure un certo menefreghismo verso chi aspetta fiducioso da tempo. A sollevare il problema è il direttore generale del Soriano, il quale è un vero e proprio fiume in piena. Mimmo Varrà parte dai commissari che gestiscono attualmente il Comune di Soriano, verso i quali ha solo parole di elogio e di ringraziamento perché «si stanno prodigando notevolmente affinché il campo sia pronto per l’inizio della stagione sportiva e fra l’altro è per via del loro interessamento che la squadra attualmente può allenarsi a Rosarno».

Lo “scarica barile”

Ma qual è il problema che ha fatto scatenare la rabbia di Varrà, dopo alcune notizie che sembravano rassicuranti sull’andamento celere dei lavori? Ecco la risposta del direttore generale rossoblù: «Ci avevano assicurato che entro il 10 agosto sarebbe avvenuto il collaudo del sottofondo, passaggio necessario per procedere poi con l’installazione del tappetino in sintetico. Adesso, invece, apprendiamo che tale collaudo avverrà solo il 10 settembre. E già qua la situazione è veramente paradossale». Ma non solo: «Ci dicono che a fine settembre i lavori saranno terminati, ma forse dimenticano che per il collaudo definitivo occorrono tempi tecnici abbastanza lunghi. Evidentemente pensano che siamo degli sprovveduti. O forse, più semplicemente, a loro non interessano le sorti della squadra e poi c’è anche chi va avanti a “scarica barile” a partire dall’architetto Vecchio». E qui Varrà va ancora più pesante: «Io non mi faccio prendere in giro né incantare da coloro i quali hanno mostrato una certa voglia di fare solo nell’ultimo mese. E in precedenza cosa hanno fatto? Niente. Al campo un giorno si lavorava e dieci no. E poi vedo anche gente con un atteggiamento quasi strafottente, sembra quasi che ci stia facendo un favore». Stando così le cose «non me la sento di fare il pendolare. Non se la sentono i calciatori. Fossi nella mia dirigenza, mollerei tutto e consegnerei la squadra allo staff dell’Ufficio tecnico comunale. Prima di novembre non giocheremo a Soriano». Inoltre Varrà aggiunge: «Mi dicono che ci sono cavi elettrici pendenti dentro lo spogliatoio. Una situazione assurda. Con questo andazzo, altro che collaudo!».

Lavori fermi

A quanto pare la ditta che sta eseguendo i lavori al campo si è presa quindici giorni di ferie a ridosso di Ferragosto e attualmente i lavori sono fermi, in una fase, in cui, considerando che a settembre si gioca, invece si dovrebbe procedere di buona lena. «Ci sta che i lavoratori vadano in ferie – aggiunge Varrà – ma una ditta lungimirante fa in modo che i lavori possano procedere ugualmente, come succede un po’ ovunque: basta dare uno sguardo alle cronache giornaliere. La ditta Scarpino è la migliore in Italia, ma dal punto di vista della strategia lavorativa a mio parere lascia molto a desiderare. Considerando i ritardi, in questa fase i lavori avrebbero dovuto avere una vigorosa accelerata». E non finisce qua: «I lavori sono partiti alla carlona. Non c’è stato rispetto verso un intero paese, una comunità laboriosa che ha rispetto di tutti e che invece non è stata altrettanto rispettata. Io sono al lavoro da maggio e non mi sono fermato un solo giorno. Come sempre ci metto la faccia. Io vado a prendere i giocatori alla stazione. Io ho preso accordi. Ho dato precise garanzie». Il dg rossoblù afferma di aver costruito «una squadra fatta di gente perbene e non mercenari, che ha scelto Soriano per la serietà della dirigenza, per rispetto nei miei confronti, perché hanno creduto nel progetto e anche perché sapevano che avrebbero giocato su un campo degno di tal nome e a Soriano, senza dover fare i pendolari».

La presentazione

Giorno 24 agosto è prevista la presentazione ufficiale del Soriano, ma stando così le cose «sto valutando seriamente di non presenziare – aggiunge Varrà – perché se dovessi esserci, allora significa che avrei preso degli impegni che poi dovrei mantenere. Ed io così, invece, non me la sento di continuare. Finora sono andato avanti per rispetto dei dirigenti, che ammiro e stimo, e della gente di Soriano. Ho visto, però, troppe cose assurde. Faccio calcio da una vita e non riesco proprio a starmene in silenzio. A maggior ragione quando vedo gente che pensa di prenderci in giro con le parole e anche con i fatti».

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