Il saluto della Vibonese allo storico segretario Saverio Mancini
Il presidente Caffo: «È stato per me punto di riferimento sotto l’aspetto umano ancora prima che professionale»
Cambiamenti. Difficili ma necessari. Come nella canzone di Vasco Rossi. Come alla Vibonese nel nuovo corso tracciato. In questo contesto si inserisce anche l’addio del segretario, Saverio Mancini. Quarant’anni e più di fatti, racconti, cronaca, gioie e dolori rossoblù che, come accade anche alle più belle storie d’amore, soprattutto nel mondo dello sport, sono destinate a finire. I dettagli sono contenuti in una nota di saluto da parte della società di calcio. Saverio Mancini, che per lunghi anni ha messo a disposizione della Vibonese la sua competenza, la sua professionalità e la sua umanità, ha ritenuto di concerto con la Società, che fosse il momento di salutarsi, anche se il suo nome sarà legato per sempre ed in maniera indissolubile alla storia della squadra del capoluogo di provincia.
Che essa militasse tra i professionisti o nelle categorie più basse del dilettantismo calabrese, Saverio Mancini, con la sua immensa preparazione c’è sempre stato, come si suol dire ‘nella buona e nella cattiva sorte’. Sempre lì allo stadio “Luigi Razza”, diventato per lui non la seconda casa, ma la prima. In prima linea per tesseramenti, iscrizioni o ricorsi. Sotto i suoi occhi sono passati migliaia di giocatori, ha avuto la fortuna di conoscere i più grandi allenatori della storia rossoblù, dai vari Tom De Pietri, Bruno Iacoboni, Marcello Pasquino e via dicendo. Presidenti che lo hanno sempre voluto al proprio fianco, dal presidente Carmelo Fuscà sino all’attuale presidente Pippo Caffo. La sua opera sempre nelle retrovie, quasi nella penombra, ma sempre con il massimo dell’impegno, responsabilità e disponibilità.
Presidente Pippo Caffo: «Esprimo a Saverio Mancini la mia più profonda gratitudine ed immutata stima, per tutti questi anni che ci hanno visto condividere gioie e dolori con la nostra amata Vibonese. Attentissimo a tutti gli aspetti, sia quelli di carattere agonistico-sportivo che quelli societari-gestionali, Mancini, è stato per me punto di riferimento sotto l’aspetto umano ancora prima che professionale. Fondamentale poi il suo apporto all’avvio di tante nuove annate che non avrebbero potuto vedere la luce senza le sue capacità risolutive, figlie di una profonda conoscenza dei regolamenti». Il direttore generale Antonello Gagliardi: «Memoria storica, grande professionista, persona seria e grande uomo sono certo che nonostante la dolorosa scelta di sospendere la sua collaborazione con la Vibonese, Saverio Mancini non mancherà di supportare con il suo tifo e la presenza allo stadio la sua amata squadra del cuore. Lo ringrazio per il confronto schietto e professionale che abbiamo avuto negli ultimi giorni, nei quali ho potuto apprezzare le qualità umane del segretario Saverio Mancini, sono certo che le nostre strade si rincontreranno più avanti, magari su un nuovo progetto per la realizzazione di un bel libro sulla storia degli ultimi quaranta e passa anni della Vibonese».
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