Soriano, un ultimo sforzo per centrare l’obiettivo della salvezza
Qualche pareggio di troppo ha rallentato il cammino della squadra, ma manca poco per ottenere la permanenza e la vicenda del campo non aiuta. Il gruppo ha però carattere
Si doveva vincere, ma si poteva anche perdere. Alla fine è stato conquistato un altro pareggio interno e allora, nel momento in cui non si riescono a conquistare i tre punti, meglio affidarsi al vecchio detto secondo il quale, in questi casi, è meglio non perdere. Nono pareggio stagionale per il Soriano, diventato così la squadra ad aver ottenuto il maggior numero di risultati di parità, assieme a Promosport, Brancaleone e Gioiosa Jonica, con 8 vittorie e altrettante sconfitte. La classifica dice che i rossoblù sono tornati nella parte destra, in 9ª posizione, con cinque punti di vantaggio da gestire sulla quintultima posizione a cinque giornate dalla fine. [Continua in basso]
La quota salvezza
Da qui alla fine del torneo il Soriano dovrà giocare a Brancaleone, per poi ricevere lo Scalea, recarsi a Gallico e quindi a Gioia Tauro per una doppia trasferta e ospitare la Promosport. Calendario complicato per la formazione di Scorrano, chiamata ad affrontare avversari di alta classifica ed uno (il Gallico Catona) assetato di punti. Ma sarà un problema anche per gli altri tenere testa a questa formazione che ha perduto solo una volta nelle ultime dieci giornate fra l’altro su rigore a pochi minuti dal termine (a Isola). Anzi, a voler allargare il conto: nelle ultime 17 partite il Soriano ha perduto 4 volte, contro squadre di alta classifica: immeritatamente contro Gioiese (0-1, la migliore gara interna) e a Scalea (0-1, quando anche il pari sarebbe andato stretto), meritatamente a Lamezia con la Promosport (0-2, nella fase di mercato) e appunto l’altra domenica a Isola (0-1, in una gara da nulla di fatto, decisa solo da un episodio). Questo a conferma che la squadra c’è: magari vince di meno rispetto a quanto sperato e pareggia di più, però mister Scorrano ha dato un’impronta ben precisa ad un gruppo che regge l’urto contro chiunque. La quota salvezza potrebbe essere quella dei 38 punti, per cui il Soriano è vicino a raggiungerla, ma non è escluso che si abbassi. Ci sono troppi scontri diretti e ancora tante partite dall’esito incerto, con tanti interessi in ballo.
Il carattere
Il dato delle 4 vittorie interne su 13 gare lascia intendere ad un rendimento casalingo negativo e nei fatti potrebbe essere così, più che altro per i troppi pareggi contro squadre di bassa classifica (Sersale, Gallico Catona, Gioiosa e Bocale), ma il punto è proprio questo: il Soriano non ha una casa, non ha un campo. Assieme al Gioiosa ha sempre giocato in trasferta. Non è un aspetto trascurabile, tutt’altro. Non è una scusa: è un dato di fatto evidente. Poi si possono fare tante altre considerazioni, ma già bisogna partire da qua nell’analizzare la stagione dei rossoblù. Detto ciò, il gioco lo abbiamo più volte evidenziato è piacevole. Forse manca il cinismo sotto porta, lacuna che ci si porta dietro da inizio stagione, però questo Soriano se l’è giocato alla pari con tutti o quasi. E poi è arrivata l’ennesima dimostrazione di carattere, con un risultato agguantato nel finale. Era già accaduto con il Gallico e la Paolana, ma anche con la Reggiomed e adesso con la Morrone. E pure contro il Rende si era rimediato in extremis, salvo poi gettarsi in avanti per segnare il gol della vittoria e subire invece la rete della sconfitta.
Il bilancio
Si farà alla fine perché c’è una salvezza da raggiungere. Bisogna insistere e non va dimenticato che ultimamente le assenze hanno condizionato e non poco il lavoro di Umberto Scorrano. Eppure, dopo che la squadra è stata rivisitata dal direttore generale Varrà a dicembre, nel girone di ritorno il Soriano viaggia a ritmo da play off. Rispetto alle prime dieci gare del girone di andata ha fatto tre punti in meno in casa (10 contro 7), ma ne ha presi 6 in più in trasferta (10 contro 4). Rispetto alla scorsa stagione la squadra si ritrova con un punto in meno, ma è sempre in 9ª posizione, con gli stessi gol fatti (28), ma con quattro reti in meno subite (23 contro 27). Nel precedente torneo la quota salvezza è stata a 38 punti. Potrebbe verificarsi la stessa cosa anche quest’anno. Ma adesso bisogna preparare a dovere la trasferta di Brancaleone, sull’unico campo ancora imbattuto nell’attuale torneo di Eccellenza, dove la squadra di Criaco ha anche la migliore difesa con appena quattro reti al passivo. Servirà una interpretazione di spessore per provare a piazzare il colpo.
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