sabato,Novembre 23 2024

Per la Vibonese è una crisi infinita, anche il Paternò batte i rossoblù

In Sicilia, sul campo di Biancavilla e a porte chiuse, arriva il 4° ko consecutivo, il quinto nelle ultime sei giornate, che certifica un’altra annata deludente. Gli etnei non vincevano da 13 turni

Per la Vibonese è una crisi infinita, anche il Paternò batte i rossoblù

Il progetto che non c’è. Ormai è chiaro che la Vibonese sta affrontando l’ennesima stagione deludente, dopo due campionati di Serie C approssimativi e senza grandi risultati (9 vittorie su 72 gare nei professionisti, con tanto di retrocessione in Serie D). Un campionato, quello di quarta serie, nel quale la presenza del Catania, una corazzata per la categoria, ha fatto sì che le altre squadre evitassero, giustamente, di spendere certe cifre inutilmente, essendo i giochi per la promozione già fatti dall’inizio. Ma proprio per questo motivo si poteva sfruttare la stagione per allestire una squadra in prospettiva e, allo stesso tempo, provare a “divertirsi” con il bel gioco e a tentare l’avventura ai play off. Nulla di tutto questo, invece, per la Vibonese, che già a febbraio rappresenta un’autentica delusione. Il tutto in linea con una situazione sempre più negativa, di una tristezza infinita. [Continua in basso]

L’ennesimo ko

Anche a Biancavilla, dove si è giocata la gara con il Paternò, penultimo della classifica, i rossoblù hanno fatto più o meno da comparsa, perdendo per la 4ª volta di fila, il quinto ko nelle ultime sei giornate. Gli etnei hanno dominato la partita, sfiorando più volte la rete, arrivata poi nella ripresa con Ankovic. Il risultato finale di 1-0 sta anche stretto ai “padroni di casa”.

Calcoli sbagliati

E così mentre il Paternò torna a vincere dopo 13 giornate, nelle quali aveva raccolto 5 pareggi e subito 8 sconfitte, la Vibonese lascia i tre punti alla penultima della classe, dopo aver perduto anche sul campo del fanalino di coda Mariglianese. Rimangono 4 le distanze dalla zona play off, ma così facendo, si finirà per vivacchiare in quella che è un’altra stagione nella quale tutto si sta facendo, tranne che avvicinare la gente ai colori rossoblù. Probabilmente si sono fatti male i calcoli a dicembre, quando si è deciso di rimodulare l’organico con innesti che nulla di buono hanno portato ad una squadra che sembra essere senza anima. Ma il punto non è tanto questo, quanto il fatto che sembra mancare proprio un progetto, perché viene da chiedersi quali possano mai essere, oggi, i calciatori sui quali puntare l’anno prossimo per ritentare la scalata alla Serie C, se mai davvero c’è questa volontà di riprovarci. Se poi si vanno a guardare altre storie, allora è chiaro che non ci sta alcun progetto, bensì un vivere alla giornata che sta portando a questi pessimi risultati.

Numeri sconcertanti

La gente si allontana sempre di più dalla Vibonese alla luce di questi risultati pessimi e di un progetto che non c’è, se non per altre situazioni che esulano dal campo e dall’aspetto tecnico. E d’altra parte, senza seguito né calore, il presidente Caffo è sempre meno invogliato ad investire. Sembra però di essere entrati all’interno di un “circolo vizioso”, il classico cane che si morde la coda, dal quale non se ne esce più. E intanto la Vibonese ha perduto la partita numero 43 delle ultime 96 gare giocate, con 34 pareggi e giusto 19 vittorie. Insomma, i rossoblù da due anni a mezzo a questa parte, vincono una volta ogni cinque partite. Numeri mediocri con i quali è davvero arduo pretendere affetto e calore.

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