Terza Categoria, Il San Domenico-Soriano ritira la squadra
L'accusa: «La Lega calcio ha penalizzato i nostri ragazzi e gettato fango sulla nostra comunità. Il direttore di gara non è stato mai spinto e minacciato».
Ieri erano attesi dalla sfida casalinga con il Parghelia ma non si sono presentati. Alla fine la società sportiva del San Domenico – Soriano, militante nel campionato di Terza Categoria (girone vibonese) ha deciso di ritirare la squadra per protestare contro la decisione del giudice sportivo in relazione alla trasferta di Vazzano del 10 aprile scorso.
Il giudice sportivo condanna il Soriano: «Arbitro ingiuriato e rincorso fino allo spogliatoio»
«Sono stati penalizzati ingiustamente cinque ragazzi – scrivono in una lettera i dirigenti sorianesi – sulla base di un referto arbitrale che ha riportato solo delle falsità. Il signor Nicola Tortorella ha sospeso una normalissima partita di calcio con motivazioni che non hanno rispecchiato la realtà dei fatti avvenuti».
Sul banco degli imputati anche Lega e Aia: «La responsabilità è loro se ci siamo arresi non onorando il torneo fino all’ultima giornata. Non si può gettare fango su un comunità senza consentire a chi è stato ingiustamente accusato di difendersi. Il direttore di gara – hanno aggiunto – ha scritto di spintoni e minacce di morte quando lo stesso nello spogliatoio beveva thè caldo e mangiava pasticcini in tutta tranquillità, coccolato soprattutto dall’allenatore della Ssd Vazzanese Domenico Caloiero, che, assieme alla sua società di casa, invece di impegnarsi per il ripristino della verità si è chiuso nel silenzio».
Terza categoria, la dirigenza del Soriano: «Nessuna aggressione all’arbitro»
Infine le conclusioni: «Domenica pomeriggio si sarebbe dovuta disputare la gara contro il Parghelia presso il campo sportivo di Soriano Calabro, ma la società ha deciso di far trovare i cancelli chiusi e di non presentare la squadra in segno di protesta. Vogliamo ricordare che la SD Soriano oltre a poter produrre una serie di testimonianze a suo favore, denuncia cose realmente avvenute quel giorno, ossia l’incompetenza dell’arbitro e della Lega che, vista la rivalità sportiva tra le due società, non si è preoccupata neanche di inviare un commissario di campo e l’assenza delle forze dell’ordine determinata dalla Vazzanese che aveva l’obbligo di avvisare la caserma più vicina che dista 200 metri dal campo sportivo».