Volley, la Tonno Callipo promuove la cultura del primo soccorso
Si chiama “Defibrilliamo le coscienze” ed è un progetto portato avanti dai medici e volontari dell’associazione Calabria cardioprotetta per accendere i riflettori sull'importanza dell'installazione di defibrillatori e della formazione
Oggi sugli schermi pubblicitari installati a bordo campo, per tutta la durata del match Vibo-Verona, campeggerà il logo e il motto dell’Associazione Calabria Cardioprotetta: “Defibrilliamo le coscienze”. La Tonno Callipo Volley ha deciso, infatti, di sostenere il progetto di promozione della cultura del primo soccorso portato avanti da un gruppo di medici e volontari da giugno del 2021, offrendo uno spazio espositivo sul palcoscenico del Campionato di Superlega Credembanca 2021-2022.
Calabria cardioprotettta
“Calabria Cardioprotetta” si occupa di sensibilizzare le Istituzioni, le realtà sportive e scolastiche, sull’importanza dell’installazione di defibrillatori e di formare quanti più operatori possibili nell’uso degli stessi dispositivi salvavita ovvero nel primo soccorso per i casi cardiaci. Numerosi sono stati i corsi di formazione svolti sul territorio calabrese finora dall’associazione, che vede tra i suoi fautori e protagonisti principali il cardiologo lametino Giuseppe Colangelo – dirigente medico Cardiologia Utic Sarno e direttore e istruttore corsi bls-d pbls-d -, che grazie allo spirito di iniziativa di un gruppo di volontari – tra cui Alfredo Latelli operatore Bls-d certificato – , continua a diffondere il messaggio della cardioprotezione e della prevenzione come strumenti decisivi per salvaguardare le comunità.L’installazione dei defibrillatori risulta fondamentale specie in ambienti dove si pratica attività sportiva.
È ormai risaputo – riferisce la nota stampa – come la morte cardiaca improvvisa rappresenti oltre il 50% di tutti i decessi per malattie cardiovascolari fra giovani e adulti. In questi casi salvare la vita significa essere in grado di intervenire in pochi minuti (5/6 al massimo) con un massaggio cardiaco e una scarica elettrica. L’unico modo per poter intervenire in un tempo così limitato è quello di avere sul territorio una buona dotazione di defibrillatori e di operatori laici in grado di saperli utilizzare.
In Italia sono più di 1000 gli sportivi che perdono la vita ogni anno a causa di un arresto cardiaco improvviso verificatosi durante lo svolgimento della propria attività sportiva. La presenza di un defibrillatore è necessaria non solo dove si svolgono attività agonistiche o dilettantistiche, ma anche in strutture come palestre, centri di danza, centri diurni, centri benessere ed in ogni luogo dove possono essere svolte attività in grado di interessare l’attività cardiovascolare. Dal PalaMaiata di Vibo Valentia, dunque, verrà lanciato il messaggio: “Facciamo rete per il bene comune”.