La Vibonese all’assalto dell’Avellino. Al Luigi Razza il ritorno di Plescia, Tito e Silvestri -Video
Impegno delicato per i rossoblù nella giornata numero 18 di Serie C e dall’altro lato ci sono tre calciatori che a Vibo hanno lasciato il segno
Domenica alle 14,30 l’Avellino al Luigi Razza e poi la partita di Catanzaro. Per la Vibonese due impegni di elevata difficoltà nel giro di una settimana. A Vibo arrivano gli irpini in serie utile da ben 10 giornate. La squadra di Braglia è quella che ha perduto di meno in campionato: solo una volta, oltre due mesi addietro, in casa del Monterosi.
Gli ex della gara
Nelle fila dei campani ci sono tre ex calciatori che a Vibo hanno lasciato il segno. Fabio Tito è rimasto in rossoblù per tre stagioni, macinando chilometri e servendo assist a volontà per i compagni. Ha fatto parte della squadra che ha conseguito il salto in Serie D proprio come Gigi Silvestri, difensore goleador, altro calciatore molto amato dai tifosi rossoblù. Fra le altre cose è andato a segno anche nello spareggio promozione di Reggio Calabria contro il Troina, nella lotteria dei calci di rigore. E poi c’è Vincenzo Plescia, in doppia cifra con la Vibonese nella passata stagione. Ad Avellino poco spazio per lui e appena una rete all’attivo e c’è già chi ipotizza e spera in un suo ritorno in maglia rossoblù. Fra gli ex, inoltre, anche Salvatore Di Somma, ds dei campani, ex tecnico della squadra rossoblù.
Assenze e rientri
Per Gaetano D’Agostino non mancano i problemi: Marco Spina sarà ancora assente per infortunio e in mediana bisognerà fare a meno di Basso, squalificato. Potrebbe essere Tumbarello a occupare un posto nella zona di centrocampo, ma non è da escludere l’utilizzo dei Gelonese, il quale rientra dalla squalifica come il capitano Vergara, che ritroverà il suo posto in difesa.
Le parole di D’Agostino
«Continuità. È questa la nostra parola d’ordine. La vittoria di domenica – spiega Gaetano D’Agostino – ci ha ridato senz’altro morale e ci ha permesso di muovere la classifica, avvicinando tutte le dirette concorrenti, ma di fatto per noi non è cambiato nulla. La strada è ancora in salita e molto lunga. La nostra arma è il lavoro che unito a grinta, cuore, malizia e determinazione può darci quel qualcosa in più per far pendere la bilancia dalla nostra parte. Che poi è un po’ quello che è accaduto domenica scorsa contro il Campobasso». Quindi il tecnico rossoblù conclude: «Affrontiamo una squadra d’esperienza, spigolosa e con grande qualità anche tra le cosiddette seconde linee. Tutta gente che può permettersi di giocare anche con il minimo dell’acceleratore. Noi no. Noi dobbiamo dare tutto. Al minimo errore l’Avellino ti punisce. Dovremo essere bravi a mantenere la concentrazione dal primo all’ultimo secondo di gara».