Animi accesi fra Catania e Vibonese. Due giornate di stop al tecnico D’Agostino
Ultimi minuti burrascosi al Massimino. Fra i più esagitati i calciatori Claiton e Russotto, pure loro squalificati,per parole offensive e minatorie verso l’allenatore rossoblù
Probabilmente tutto è nato da alcune parole di Gaetano D’Agostino, rivolte in verità all’arbitro. Fatto sta che il finale di gara al Massimino di Catania è diventato rovente, con protagonisti anche alcuni tesserati della squadra di casa. Diverse le squalifiche inflitte dal Giudice sportivo e dalle motivazioni si può comprendere cosa in realtà è accaduto. [Continua in basso]
Le “ingiurie” verso l’arbitro
Il trainer della Vibonese è stato fermato per due giornate “per avere, a due minuti dalla fine della gara, a seguito di una decisione dell’arbitro, tenuto una condotta ingiuriosa nei confronti dello stesso accusandolo di parzialità, così provocando la reazione di tesserati della squadra avversaria”. Probabilmente l’episodio accaduto qualche minuto prima, relativo alla mancata concessione di un rigore per fallo in area su Persano, aggiunto a qualche altra decisione, ha fatto perdere la pazienza a D’Agostino, che pertanto non potrà sedere in panchina nelle prossime due giornate.
Lo “show” di Claiton e Russotto
Da qui, pertanto, la reazione di Russotto del Catania il quale, per come si legge nel comunicato ufficiale “teneva un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, a due minuti dal termine della gara, insieme ad un compagno di squadra, in reazione ad una frase pronunciata dall’allenatore della Vibonese, proferiva all’indirizzo di questi parole offensive e minatorie”. E non solo: “per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, a fine gara, insieme ad un compagno di squadra, si dirigeva di corsa verso l’allenatore della Vibonese, venendo bloccato da dirigenti e tesserati del Catania. Ed ancora: “per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti del capitano della squadra avversaria in quanto, a fine gara, avvicinandosi ai giocatori della Vibonese ma fermato dai suoi compagni e dai suoi dirigenti, proferiva ripetutamente nei confronti del predetto calciatore un epiteto ingiurioso”. Per Russotto squalifica di due giornate.
A Claiton, invece, comminata una giornata di squalifica “per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, a due minuti dal termine della gara, insieme ad un compagno di squadra, in reazione ad una frase pronunciata dall’allenatore della Vibonese, proferiva all’indirizzo di questi parole offensive e minatorie”. E poi: “per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, a fine gara, insieme ad un compagno di squadra, si dirigeva di corsa verso l’allenatore della Vibonese, venendo bloccato da dirigenti e tesserati del Catania”. [Continua in basso]
Multa e squalifica
Le altre sanzioni relative al post Catania – Vibonese hanno riguardato anche il collaboratore tecnico Davide Bertaccini del Catania, squalificato 2 giornate, più multa di 500 euro “per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, al termine della gara, al centro del campo, proferiva ripetutamente all’indirizzo di un tesserato avversario parole minatorie, mimando il relativo gesto”.
Una giornata di stop e 500 euro anche per Salvatore Periti, preparatore dei portieri della Vibonese “per avere tenuto un comportamento non corretto nei confronti di un tesserato avversario in quanto, al 38’ minuto del 2° tempo, proferiva parole ingiuriose all’indirizzo di un componente della panchina avversario e si alzava in piedi rivolgendogli gesti irriguardosi”.