Scuole riaperte, il Comitato Cib: «Un “apri e chiudi” che destabilizza i bambini»
I genitori di “Chiedo per i bambini” mettono in evidenza le ripercussioni sui più piccoli del “tira e molla” tra Regione e Tar. Nei giorni scorsi l’incontro con la nuova referente del Miur Giovanna Boda
«Il Tar si pronuncia e ancora una volta, dichiara illegittima l’ordinanza della Regione Calabria che aveva chiuso le scuole, pur essendo la nostra regione in zona gialla. Un “apri e chiudi” che sicuramente destabilizza dirigenti, docenti, personale scolastico, studenti, nonché famiglie e tutto ciò che è legato al mondo della scuola».
Ad affermarlo in un comunicato stampa è il Comitato Chiedo per i bambini (#Cib), gruppo di genitori vibonesi che si batte per l’affermazione del principio della didattica in presenza e che si è fatti promotore dei ricorsi al Tar Calabria contro le ordinanze di chiusura del presidente facente funzioni Nino Spirlì.
Per il Cib è «complicato gestire in tempi brevi riaperture in presenza, poi riprendere all’improvviso Dad e ancora Did. Una fase in cui i dirigenti scolastici hanno dimostrato di agire con coraggio e coscienza, nel pieno rispetto dei protocolli, facendo tornare a scuola i nostri piccoli in totale sicurezza e per questo meritano ancora una volta il nostro ringraziamento e il nostro plauso. Ma in tutto questo caos chi soffre maggiormente sono loro: i nostri figli. Nei periodi in cui si sta in Dad ci sono ancora famiglie che non hanno Pc o tablet per i loro figli… I più piccoli poi non dormono la notte, piangono e si disperano davanti al pc, fanno di nuovo pipì a letto e incubi notturni. Sono loro le vere vittime».
In provincia di Vibo, la notizia che arriva in concomitanza alla sospensiva del Tar, «è l’avvio dei vaccini per tutto il personale scolastico. Uno spiraglio di luce in un momento di profonda oscurità» per il Comitato che si dice «consapevole che il momento rimane difficile, prende però atto che qualcosa si muove in un ambito sociale in cui è stato sempre difficile interagire per il bene comune. Registriamo, infatti, una maggiore apertura al dialogo tra varie istituzioni, così come ci ha entusiasmato l’incontro on line con la referente del ministero dell’Istruzione Giovanna Boda, che ha preso il posto della responsabile dell’ufficio scolastico regionale per la Calabria. Insieme al comitato Genitori responsabili siamo stati convocati ed accolti come madri e padri che agiscono nell’interesse dei propri figli e della collettività. Lei ci ha dato totale disponibilità e ci ha rassicurato: la scuola andrà avanti salvaguardando la salute dei nostri studenti».
Inoltre, il #Cib comunica la sua adesione alla “Rete nazionale scuola in presenza” promossa dal comitato “A scuola” di Milano. «Sempre nel rispetto dei ruoli istituzionali – si legge infine -, apprendiamo della bufera che nelle ultime ore ha investito la provincia di Vibo Valentia in merito alla richiesta della Regione di consegnare oltre mille dosi di vaccino all’Asp di Reggio. Se così fosse, sarebbe l’ennesimo sopruso ai danni della nostra martoriata provincia. L’auspicio del nostro comitato è che si ripristini la legalità anche in questo contesto poco chiaro».