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La Statale 18 che collega Vibo Marina e Vibo città: una strada vecchia di un secolo

Un tracciato nato (e fermatosi) nel 1928. I nuovi collegamenti da sempre agognati ma tutti rimasti lettera morta

La Statale 18 che collega Vibo Marina e Vibo città: una strada vecchia di un secolo
I massi che rischiano di staccarsi dal costone che sovrasta la Strada statale 18

È come se il tempo si sia fermato a un secolo fa. La strada statale 18 Tirrena Inferiore venne istituita nel 1928, seguendo il tracciato della vecchia rotabile di epoca borbonica che venne ampliata e asfaltata. Da allora il progetto di unire la città di Vibo alle Marine per mezzo di un percorso breve e veloce è rimasto lettera morta o, meglio, quella necessità di primaria importanza non è mai stata presa nella dovuta considerazione dalla politica e il modo per raggiungere il capoluogo partendo da Vibo Marina, e viceversa,  è ancora affidato alla Ss 18, con tutti i disagi connessi al suo tracciato non proprio lineare e ai dislivelli altimetrici esistenti per arrivare al livello del mare partendo da un’altitudine di circa 500 metri.
Per recarsi al lavoro o per andare a scuola e, viceversa, per raggiungere la cittadina portuale, il tempo impiegato per coprire i circa dieci chilometri del percorso non è proporzionale alla distanza e si dilata in maniera notevole in presenza di traffico pesante. Una strada pericolosa,  che nel corso degli anni ha  fatto registrare un numero considerevole di incidenti mortali. Colpa di una viabilità ormai obsoleta e della mancanza di scelte sia a livello statale che periferico.
L’interruzione della Ss 18 a causa del pericolo della caduta di massi sulla carreggiata, che ha fatto aumentare notevolmente i tempi di percorrenza, ripropone, in tutta la sua rilevanza, il problema della modernizzazione di questa importante infrastruttura viaria o la ricerca di soluzioni progettuali alternative per rendere più al passo con i tempi il collegamento stradale tra il capoluogo e la scalo portuale superando le incertezze e i ritardi del passato e dare risposte alle esigenze e alle attese dei cittadini, con il fine di ridurre una percezione di distanza tra capoluogo e frazioni marine che non è solo fisica  e favorire una maggiore integrazione tra il territorio collinare e quello costiero.

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