Dal tetto degli Andreacchi continua a piovere: il pericolo cresce e nessuno interviene – Video
La famiglia di Serra San Bruno sempre più a rischio: l’unica soluzione è il trasferimento immediato in un’altra abitazione
Quel tetto continua a marcire, quel tetto rischia di crollare. Da quel tetto, all’ultimo piano di un palazzone decadente, continua a venire giù acqua. Siamo in via Giovanni Falcone, Serra San Bruno. E questa è la casa di Salvatore Andreacchi e Maria Rosa Miraglia: sono i genitori di Pasquale Andreacchi, il «gigante bambino» che l’11 ottobre del 2009 fu vittima di un omicidio agghiacciante rimasto impunito. Di questa casa ci siamo occupati qualche giorno addietro, visitandola, documentandone la decadenza ed il gravissimo pericolo che corre sia la famiglia Andreacchi ma anche il resto dello stabile e, a questo punto, di quanti si ritrovano a passare nelle vicinanze. Non serve una laurea in ingegneria per comprendere che la situazione è grave.
È di proprietà dell’Aterp, quell’appartamento, che lo ha ceduto in affitto, come alloggio di edilizia popolare, agli Andreacchi. Ma si trova in un condominio. Quindi, in pratica, l’Aterp non può provvedere a riparare da sola il tetto, salvo risponderne alla Corte dei conti. E nell’irreperibilità dell’amministratore del condominio, non c’è un interlocutore che metta insieme tutti i condomini affinché sia ripartita la spesa, ammesso che intendano affrontarla. Il risultato è che nell’inerzia della situazione, il pericolo per gli Andreacchi cresce giorno dopo giorno.
«Adesso piove anche in cucina», ci segnala Salvatore. Invia alla nostra attenzione un video inquietante. L’acqua che si infiltra e gocciola sulla stufa a pellet, raccolta in un secchio che va svuotato di continuo. E non è il solo secchio che, nel resto della loro casa, questa famiglia deve provvedere a svuotare di continuo a causa delle perdite dal tetto. La soluzione – mentre il commissario dell’Aterp Paolo Petrolo ha annunciato un ricorso all’autorità giudiziaria affinché il condominio compartecipi all’intervento di messa in sicurezza necessario – a questo punto è una sola: trasferire la famiglia.
C’è uno stabile dell’Aterp in via Aldo Moro. È occupato da una famiglia che nel frattempo ha acquisito un’altra abitazione e non avrebbe più titolo per starci. Sta però al sindaco di Serra San Bruno firmare l’ordinanza di decadenza degli attuali assegnatari. Poi serve che la Commissione cambio alloggi acconsenta al trasferimento degli Andrecchi. Basterebbero pochi giorni ed il problema si risolverebbe nell’interesse di tutti. Di questa famiglia che vive al freddo e sotto un pericolo costante. Ma anche di quanti, accadesse qualcosa di grave, sarebbero chiamati a risponderne.