Mileto, la statuina dell’infermiera anti Covid in dono al vescovo Renzo
La consegna da parte di Confartigianato, Coldiretti e Symbola. Il presule: «Professione all’inizio eroicizzata e oggi a rischio criminalizzazione»
Anche nella diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea si è ripetuto il significativo gesto della donazione al vescovo – da parte di Confartigianato, Coldiretti e Symbola – di una statuina raffigurante un’infermiera da inserire nel presepe, realizzata per l’occasione dalla prestigiosa bottega d’arte presepiale napoletana “La Scarabattola” dei Fratelli Scuotto. L’obiettivo è di rendere omaggio, attraverso l’arte e le eccellenze artigianali, al mestiere che più di tutti si è contraddistinto in quest’anno contrassegnato dal Covid-19. In questo caso l’iniziativa, sotto l’egida del Manifesto di Assisi, si prefigge anche di rappresentare una sorta di inno alla vita, soprattutto per quelle persone salvate dall’abnegazione e dalla dedizione dei vari operatori sanitari attivi nei nosocomi italiani. Monsignor Renzo ha accolto la delegazione delle due federazioni di categoria a Mileto, nel suo appartamento privato. Presenti all’incontro, gli esponenti provinciali di Confartigianato Imprese, Tina Soriano (presidente), Rosy Pantano (responsabile Imprenditoria femminile) e Maria Francesca Romeo (direttore), e della Coldiretti per le province di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, Giuseppe Porcelli (presidente) e Francesco Lico (segretario Vibo).
Nell’occasione il presule, dopo aver ringraziato per l’omaggio ricevuto, ha sottolineato il valore insito della statuina, “raffigurante una professione che in epoca di pandemia è stata inizialmente eroicizzata e che ultimamente, invece, si tende a criminalizzare, a dimostrazione dell’ingratitudine umana. Stiamo vivendo momenti di sofferenza. Tutti – ha aggiunto – ci aspettavamo di poter vivere un Natale diverso. Tuttavia, la speranza è che queste limitazioni e questi sacrifici si tramutino in opportunità e ci portino ad apprezzare ancora di più i veri valori e a vivere la nascita di Gesù nel modo più autentico, sfrondata del superfluo e degli eccessi”. [Continua dopo la pubblicità]
Monsignor Renzo, nel corso dell’incontro ha temporaneamente inserito la statuina dell’infermiera anti Covid nel presepe allestito nella sua cappella privata. Successivamente, nel corso della celebrazione eucaristica della vigilia di Natale, la porrà, “come simbolo di rinascita e di fiducia, tra i pastori della rappresentazione della natività creata ai piedi dell’altare della basilica cattedrale di Mileto”, chiesa madre della diocesi.
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