Scuole, il Tar chiarisce: «Provvedimento valido su tutto il territorio regionale»
Il Tribunale amministrativo precisa gli effetti della sospensione dell’ordinanza regionale di chiusura. A Tropea si tornerà in aula già questo giovedì
Con il decreto depositato ieri il Tar Calabria ha sospeso l’ordinanza regionale del 14 novembre scorso con la quale era stata vietata la didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. Lo precisa l’ufficio stampa della Giustizia amministrativa, spiegando in una nota che, «la sospensione decisa ieri dal Tar, riguardando un atto generale (un’ordinanza del presidente facente funzioni della Regione), ha effetto su tutto il territorio regionale, e riguarda ovviamente la sola parte dell’ordinanza con la quale il divieto è disposto». Nella nota si osserva quindi che «il contenzioso deciso con il decreto cautelare del Tar è stato sollevato da un gruppo di genitori con riguardo alla sola ordinanza regionale, e non ha effetto su altre ordinanze (ad esempio comunali) con le quali, a quanto si apprende dalla stampa, alcuni sindaci di comuni calabresi hanno autonomamente provveduto a vietare la didattica in presenza sul territorio comunale, poiché da nessuno impugnate».
Scuole, a Tropea si riparte da giovedì
«Siamo in contatto con il dirigente (Francesco Fiumara, ndr): il tempo necessario a far ripartire la macchina e giovedì riapriremo le scuole». Non perde tempo il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, dopo il chiarimento fornito dai giudici amministrativi circa la sentenza che ha annullato l’ordinanza del presidente facente funzioni della giunta regionale, Nino Spirlì, con cui si disponeva la chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado del territorio dal 14 novembre scorso.
Già nelle ore precedenti, il primo cittadino e il delegato all’Istruzione, Massimo Pietropaolo, avevano scritto al presidente Spirlì per «valutare l’opportunità di annullare» l’ordinanza «consentendo a tutti gli studenti calabresi e non solamente ai ricorrenti di ritornare tra i banchi scolastici. Il Tar calabrese».
Macrì era stato critico nei confronti dell’ordinanza sin dall’emanazione, chiedendo, insieme con altri sei sindaci del Vibonese (Vincenzo Bartone di Soriano Calabro, Cosmo Tassone di Brognaturo, Alessandro Porcelli di Drapia, Corrado L’Andolina di Zambrone, Giuseppe Marasco di Nicotera, Antonio Landro di Parghelia) la revoca del documento.
Questa mattina, però, il chiarimento dei giudici amministrativi ha dissipato ogni dubbio, permettendo così ai Comuni che non avevano disposto la chiusura degli istituti, di riaprire i cancelli bloccati dal provvedimento di Spirlì. «Stiamo lavorando per far ripartire il servizio mensa e il trasporto – ha chiarito Macrì -, quindi domani non riusciremo a riaprire, ma sicuramente lo faremo giovedì».