Cagnolina investita due volte a Vibo e salvata dalle volontarie dell’Enpa
In stato di forte shock, si trova ricoverata in un centro veterinario di Nicotera. Diverse le sanzioni per gli automobilisti che non si fermano per il soccorso in casi del genere
“La storia di Rosa rappresenta due facce della stessa medaglia, una storia di umanità e cattiveria. Rosa è stata investita sulla Statale 18 a Vibo Valentia”. E’ quanto raccontano la volontarie dell’Enpa di Pizzo che trovano la cagnolina in preda a dolori con accanto i ragazzi di una pizzeria (“270 gr.”) e di ordineweb, insieme alle forze dell’ordine. La cagnolina è stata investita due volte e nessuna delle due auto si è fermata per prestare soccorso. Poiché l’Asp di Vibo non prevede, neanche per le emergenze, un ricovero in clinica essendo anche sprovvisti di canile sanitario provinciale, la cagnolina è stata presa in custodia dalle volontarie dell’Enpa di Pizzo.
In clinica – dopo che il veterinario dell’Asp intervenuto sul posto aveva optato per la non urgenza di un ricovero – il verdetto è nefasto: bacino fratturato, forte stato di shock, temperatura corporea di 35 gradi (che per un cane in normali condizioni è di 38,5 – 39 gradi). La cagnolina non è ancora fuori pericolo, è ancora in stato di forte shock, ed è ricoverata nel centro veterinario Mera di Nicotera.
Le volontarie dell’Enpa di Pizzo – dopo aver ringraziato le forze dell’ordine intervenute (polizia e Guardia di Finanza) – ricordano quindi che in caso di incidenti contro un animale “d’affezione, da reddito o protetti”, l’automobilista ha “l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera a tali obblighi è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a 1.559 euro”. Può diventare inoltre reato penale se a causa dell’incidente l’animale muore e non è da escludere che se dall’omissione di soccorso di animali derivi non la morte, ma il ferimento dello stesso, si integri l’ipotesi delittuosa di maltrattamento di animali.