L’associazione Valentia lancia l’idea: tamponi solidali in tutti i comuni del Vibonese
In una lettera indirizzata al presidente della Provincia, il sodalizio si offre per coordinare uno screening destinato alle persone meno abbienti che non possono effettuare i test a pagamento
L’associazione Valentia, sodalizio nato a Vibo ma ormai attivo in diverse città calabresi e italiane (dove ha messo radici con la nomina di referenti locali) ha avanzato una proposta tesa ad aumentare la capacità di screening del Covid19 nei comuni della provincia, in particolare tra quanti non possono permettersi i test a pagamento. L’idea, lanciata attraverso una lettera indirizzata al presidente dell’amministrazione provinciale Salvatore Solano, è quella di acquistare, con il contributo delle amministrazioni comunali, tamponi da effettuare con il supporto di organizzazioni di volontariato nei 50 comuni del Vibonese.
Di seguito la lettera che contiene lo spirito dell’iniziativa promossa dall’associazione guidata da Anthony Lo Bianco.
«Caro presidente, siamo i ragazzi dell’associazione “Valentia”, organizzazione di promozione socio-culturale presente dal 2017 a Vibo Valentia. Un gruppo di ragazzi che da anni dona il proprio contributo per il territorio, perché animato da un forte senso di appartenenza e di amore verso la propria terra: un luogo ricco di bellezze e di grandi eccellenze. La nostra è una realtà associazionistica nata con il preciso obiettivo di migliorare i territori in cui siamo presenti, infatti ad oggi abbiamo referenti in numerosi comuni italiani, dalla Sicilia alla Lombardia, organizzando eventi di vario genere, donando sostegno fisico e morale a chi ne ha bisogno, aiutando le persone che vivono in condizioni disagiate e precarie. Durante il primo lockdown abbiamo sostenuto il presidio ospedaliero “Jazzolino” della nostra città, riuscendo in pochi mesi a portare avanti una raccolta fondi del valore di 80.000 euro. Tali fondi sono stati da noi utilizzati per l’acquisto, in base alle esigenze emerse da serrate interlocuzioni quotidiane, effettuate con il personale sanitario, di DPI e particolari apparecchiature che sono state destinate ai reparti Covid dello Jazzolino, tutt’oggi essenziali per il contrasto al Coronavirus. Le indirizziamo questa lettera per porre alla sua attenzione una nostra iniziativa che abbiamo deciso di portare avanti, visto l’imperversare della pandemia. In queste settimane, infatti, abbiamo pensato di dare un contributo alle famiglie bisognose e alle persone meno abbienti di tutto il comprensorio vibonese. L’idea è quella di acquistare dei tamponi che verranno effettuati nei 50 comuni afferenti alla provincia di Vibo Valentia, con la collaborazione delle Amministrazioni comunali dei vari paesi che intendono sposare tale iniziativa. Un servizio che verrà espletato gratuitamente da un’equipe di infermieri, medici e operatori e tecnici volontari, che con alto spirito professionale e grande umanità, si sono gentilmente offerti di assolvere questo importante compito. Successivamente verranno comunicati celermente agli uffici di prevenzione i tamponi rapidi risultati positivi per i provvedimenti del caso. Abbiamo deciso di scendere nuovamente in campo, non potevamo restare inermi dinanzi a questa nuova ondata di Covid che sta nuovamente affliggendo il nostro Paese. Nel corso dei mesi estivi un po’ tutti abbiamo voluto credere che il virus fosse stato quasi debellato, e che ormai era definitivamente superata la fase peggiore della pandemia, ma purtroppo così non è stato. Il così temuto e spietato Coronavirus è presente tra noi, e non ci lascia scampo. Per questo motivo non dobbiamo mai abbassare la guardia, rispettando pedissequamente tutte le misure di prevenzione che ci sono state imposte in questi mesi. Un periodo veramente infausto per la sanità calabrese, che sta oggi più che mai rasentando il ridicolo; preda di commissari che l’amministrano da anni in malo modo, e che di conseguenza l’hanno messa alla berlina agli occhi di tutta Italia. Una débâcle sanitaria e sociale che appartiene a tutti, e che ci ha cagionato innumerevoli disagi. Le Asp di tutta la Calabria, infatti, sono ormai al collasso, non riescono molto spesso a processare tutti i tamponi nei tempi previsti e a mettere in quarantena le persone che sono positive. Per questo motivo, caro presidente, ci sentiamo ancora una volta in dovere di donare il nostro solerte aiuto a chi ne ha bisogno, e vive una condizione di salute precaria. Vogliamo lanciare un appello a tutti i medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici di laboratori medici che vogliano contribuire a questa iniziativa. Chiediamo la loro disponibilità a prestare questo servizio per la propria comunità, dando una mano d’aiuto in favore dei propri concittadini e del proprio territorio. Noi in quanto associazione metteremo tutto il nostro impegno al fine di organizzare questo progetto, la gestione di questa fase di screening molto importante in questa fase per i vari paesi della nostra provincia, e per isolare nel modo più rapido possibile i casi positivi. Le chiediamo cortesemente di fare da portavoce con i sindaci dei vari comuni della provincia, provando a creare una sinergia tra amministrazioni, che potrebbero provvedere all’acquisto dei tamponi, per il bene del proprio territorio».