Diocesi di Mileto, ordinati due nuovi diaconi
Cerimonia solenne celebrata dal vescovo nella basilica cattedrale. Presenti le comunità parrocchiali in festa dei due futuri presbiteri
Continua la tendenza controcorrente della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. In epoca di carenza di vocazioni, l’episcopato guidato da monsignor Luigi Renzo continua ad essere foriero di nuove ordinazioni. Le ultime in ordine di tempo hanno riguardato il 55enne Carlo Alberto Piro e il 26enne Vincenzo Zappone, divenuti diaconi nel corso di una cerimonia solenne celebrata dal presule nella basilica cattedrale di Mileto. Alla sacra funzione erano presenti le comunità parrocchiali in festa dei due futuri presbiteri, quella della Concattedrale di Nicotera e quella di San Nicola e San Michele di Dasà, oltre ai compagni del corso teologico e i loro superiori del Pontificio seminario teologico “San Pio X” di Catanzaro che li hanno accompagnati nel loro cammino di formazione verso il sacerdozio. “Il diaconato per Carlo Alberto e Vincenzo – ha affermato monsignor Renzo nella sua omelia, prima di imporre loro le mani – sarà solo “transeunte” perché durerà solo pochi mesi in attesa dell’ordinazione sacerdotale. Questo vorrà significare per voi un impegno più sostanziale ed intenso perché, uniti più strettamente all’altare e a Gesù, possiate esercitare il ministero della carità nella comunità. È un compito questo che esige in voi una dedizione totale perché il popolo di Dio vi riconosca veri discepoli di Cristo, che non è venuto per essere servito ma per servire. Si tratta di impegni tanto belli e ricchi di gioia interiore, quanto gravosi di responsabilità personale”. [Continua]
Facendo poi riferimento al profeta Isaia, il vescovo miletese ha avvertito i due diaconi che non basta partire bene, “ma occorre anche perseverare e dare frutti buoni. Potrebbe infatti succedere – ha spiegato – che, malgrado l’amore e la cura che il Signore ci riserva anche avvalendosi dell’aiuto e dell’opera dei superiori, poi possiamo fallire se abbassiamo la guardia e ci circondiamo di un terreno avvelenato da cattive abitudini che riducono la nostra anima a desolante deserto, arido e improduttivo. Più che scoraggiarci, tuttavia, occorre essere avveduti ed incamminarci sulla strada della conversione e del ritorno, nella certezza che Dio non ci abbandona”. A conferma di ciò il presule ha infine citato alcune frasi di totale affidamento a Dio scritte dal venerabile sacerdote di Tropea don Francesco Mottola il 27 marzo del 1924, “da diacono e dieci giorni prima che venisse ordinato presbitero”. Carlo Alberto Piro e Vincenzo Zappone dovevano essere ordinati diaconi nei mesi scorsi, poi il propagarsi del coronavirus e la relativa fase di lockdown hanno fatto slittare la cerimonia sino ad oggi. Prossima loro tappa vocazionale, come detto, sarà adesso il sacerdozio.