Via Boccioni, se i cittadini si sostituiscono al Comune di Vibo
Il lavaggista Nino Profiti: «Alla pulizia finora ho provveduto io, ma adesso sono stanco». La priorità però sono i dossi per limitare l’alta velocità delle auto su un’arteria di collegamento strategica
Ve la ricordate via Boccioni, a Vibo Valentia? Quella che è franata in quasi dieci anni e che ne sono serviti quasi altrettanti affinché fosse ripristinata e messa in sicurezza? Quella, per intenderci che da uno snodo strategico, via degli Artigiani, collega la sede dell’Amministrazione provinciale e l’area il Terminal bus con il centro storico, l’area mercatale e corso Umberto I. Sì, esattamente quella lungo la quale le auto sfrecciano spesso a velocità folle, in salita ed in discesa, malgrado lì esistano da anni attività economiche che registrano un via vai di clienti. Attività che hanno diritto di lavorare e clienti di usufruire dei servizi in tutta sicurezza.
Nino Profiti è il titolare di uno storico autolavaggio che da lustri sta in via Boccioni e che non ha mai gettato la spugna, malgrado lo smottamento di anni addietro, imponendone la chiusura, avesse consigliato a chiunque di trasferire tutto altrove. Avesse gettato la spugna, Nino, come i colleghi esercenti che hanno investito lì, anche quella parte della città sarebbe morta. Nino, così, come gli altri, è rimasto, ha affrontato la crisi e s’è rialzato. Lui la sua parte l’ha fatta, ora – dice – tocca agli enti locali.
Cosa chiede? Dissuasori per la velocità, manutenzione, igiene pubblica. «Perché – dice – sono stanco di fare quello che dovrebbe fare il Comune». Ci porta sulla strada: «Lo vedi il guard rail?». «Non ha niente che non va», facciamo notare. «Sì – risponde Nino Profiti – perché lì ho pulito io». Poco più su la situazione è diversa: i rovi tornano ad insidiare la carreggiata. «Niente, mi devo mettere di santa pazienza e pulire di nuovo anche lì, perché se aspetto il Comune…». Attende una risposta esaustiva da Palazzo Razza. L’attende da quando protocollò una petizione indirizzata all’amministrazione Costa. Chiedeva che fossero sistemati dei dossi utili a rallentare nel curvone la corsa delle auto e a prevenire eventuali incidenti.
È corretto, Profiti. Non è il tipo che grida al governo ladro: «Non fu ignorata quella petizione, perché mi diede riscontro verbale l’allora assessore ai Lavori pubblici Lorenzo Lombardo, che fu molto garbato. Il problema è che da allora in poi non è stato fatto nulla». Caduta un’Amministrazione, si è insediata la nuova. Da qui l’appello: «Mi rendo conto che questa è una città che ha tante emergenze e che le risorse a disposizione quelle sono, ma quello che chiediamo per questa via è l’ordinario, nulla di più, ovvero i dossi e pulizia. Guarda quella gradinata, pure quella l’ho sistemata io, anzi, ora mi vedo costretto a risistemarla… Spero che il sindaco Limardo e l’assessore Russo non ignorino questo appello. Che non è solo mio, ma è anche di diversi operatori economici e famiglie che vivono affacciati su questa via».