Anche senza processione a mare, Vibo Marina s’inchina alla Madonna di Pompei
Festeggiamenti condizionati dalle misure anti-covid ma segnati da un’intensa partecipazione tra il silenzio e la compostezza dei fedeli
Niente luminarie, bancarelle, fuochi d’artificio. Ma soprattutto, ciò che più di ogni altra cosa è mancato ai fedeli, niente processione in mare. Amarezza e rammarico palpabili per l’assenza, dovuta alle misure anti Covid-19, di un appuntamento con la più sentita tradizione della gente della cittadina portuale.
In una chiesa che ha potuto accogliere solo 186 fedeli, la gente ha ugualmente voluto esprimere con il cuore, ancora una volta, la devozione per la Protettrice partecipando alla Messa celebrata dal vescovo Luigi Renzo e alla quale hanno presenziato anche il sindaco della città, Maria Limardo, e il comandante la capitaneria di porto, capitano di fregata Giuseppe Spera.
Dopo 72 anni la tradizionale processione, memoria di appartenenza storica e culturale del popolo di Vibo Marina consacrato alla Vergine, è stata annullata in conseguenza della pandemia. Nella sua omelia, il presule ha sottolineato il sacrificio di rinunciare alle tradizioni e al senso di festa per lasciare il posto a scelte corresponsabili per la tutela personale e dei fratelli, un dovere al quale tutti sono chiamati.
È stata una celebrazione diversa da tutte le altre, quasi un’attività catartica, tra il silenzio e la compostezza dei fedeli presenti dentro e fuori la chiesa parrocchiale e dove l’associazione di volontariato “Safety” ha vigilato affinché tutto si svolgesse secondo i canoni di sicurezza.
Una larga ed intensa partecipazione, con l’intento di voler affidare ancora una volta Vibo Marina alla Madonna di Pompei invocando sollievo e conforto nelle angosce del momento presente e con in cuore la speranza di poter fare la solenne processione in suo onore, ancora più bella, il prossimo anno.