Solidarietà alimentare, anche a Briatico i volontari si mobilitano
Promossa una raccolta di generi di prima necessità da distribuire alle famiglie in difficoltà: «Aiutiamo chi soffre»
Il coronavirus non ferma la solidarietà a Briatico. L’emergenza sta portando non solo gravi problemi sanitari, con migliaia di pazienti contagiati, ma anche economici. È l’altra faccia della pandemia e, anche in questo caso, colpisce tutti. Dal piccolo commerciante all’imprenditore, dal commercialista all’avvocato, passando finanche al pescatore e all’agricoltore. Proprio per questo motivo, i volontari del Banco alimentare della parrocchia, coordinati dal parroco don Mino De Pascalis, hanno lanciato l’iniziativa nella comunità locale per la raccolta di derrate alimentari di vario tipo, al fine di aiutare concretamente quelle famiglie che per la situazione emergenziale del momento vivono momenti drammatici. Nelle piccole realtà, infatti, i problemi sono ben noti. E ai poveri, si aggiungono nuovi poveri. Quelli cui la pandemia ha strappato il lavoro, oppure stoppato i progetti futuri.
La raccolta, informano i volontari, avverrà con tutte le precauzioni del caso, in chiesa, durante l’arco della giornata. I prodotti verranno poi consegnati, in via prioritaria, ai nuclei più indigenti. Successivamente, quando la direzione regionale invierà i pacchi del mese di marzo-aprile, verranno suddivisi anche tra i nominativi extra rispetto l’elenco ufficiale, cercando di soddisfare più famiglie possibili. «Ricordiamo – fanno presente i volontari – che il banco alimentare di Briatico opera ufficialmente da quattro anni ed assiste mensilmente diciassette famiglie, più di trenta a rotazione periodica, anche con altri supporti. Aiuti vengono forniti anche alle famiglie composti da extra-comunitari. Il nostro impegno – concludono – vuole essere un atto di condivisione verso chi soffre».
Intanto nelle scorse ore il Comune di Briatico ha emesso un avviso in merito all’assegnazione dei buoni spesa utilizzabili per comprare generi alimentari o direttamente derrate alimentari o prodotti di prima necessità. All’ente sono stati elargiti 42mila euro, ma – si legge- non ancora disponibili. Saranno destinati alle famiglie che non percepiscono reddito di cittadinanza, rei o altri sussidi. In questa fase, in attesa di ulteriori disposizioni, è stato chiesto ai cittadini di non recarsi presso gli uffici comunali per evitare inutili spostamenti e «di non telefonare, aspettando indicazioni al riguardo». L’attenzione rimane alta da parte della comunità che attende risposte. «La commissione straordinaria sarà tempestiva nel comunicare tempi e modalità per chiedere gli aiuti, comprendendo il momento di estrema difficoltà che molte famiglie stanno vivendo», conclude infine l’avviso.