Coronavirus, nel Vibonese “affruntate” e processioni rinviate a settembre
Slittano i riti pasquali all’aperto mentre le funzioni della Settimana Santa verranno celebrate a porte chiuse e trasmesse in diretta streaming
Con l’avvicinarsi della Pasqua, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, esprime ai fedeli sentimenti di vicinanza “per la sofferenza di questi giorni di tormenta per il coronavirus” e dà disposizioni e suggerimenti per vivere insieme alcuni momenti di preghiera, “pur costretti a non uscire di casa”.
Tra le prime, vi è l’annuncio che “le processioni (Cristo morto e Affruntata) sono tutte sospese” e che, al riguardo, “ci si accorderà sulle opportunità e modalità di recupero nelle date del 14 e 15 settembre, come suggerito dalla Congregazione per il Culto Divino”. Sempre nella Settimana Santa, attenendosi alle indicazioni dello stesso organismo vaticano, date per tutte le funzioni religiose del periodo, la Messa crismale con benedizione degli Oli, prevista nella cattedrale di Mileto alle 9.30 del giovedì, “sarà celebrata a porte chiuse per come consentito e trasmessa in diretta streaming”, fermo restando che “quando sarà possibile ognuno provvederà a ritirare gli Oli”.
Le indicazioni del presule, tuttavia, attengono già alla giornata di oggi 24 marzo. Alle 19, a Vibo Valentia, era prevista la Via Crucis dei Martiri. E, al riguardo, l’invito a ciascuno è “a farla lo stesso per conto proprio alla stessa ora e in contemporanea”. Il 25 marzo, invece, alle 12 “in unione di spirito con il Santo Padre reciteremo un Padre Nostro”, mentre alle 21, “con la stessa predisposizione, reciteremo il Santo Rosario”.
Fitti anche gli appuntamenti del 27 marzo. Alle 10.30, su WhatsApp, ci sarà il messaggio durante la celebrazione a porte chiuse nella concattedrale di Tropea, “con preghiera di affidamento alla Madonna di Romania nel giorno in cui si fa memoria del terremoto del 27 marzo del 1638”. Lo stesso giorno, ma in questo caso alle 18, “uniti al Santo Padre da casa, tramite TV2000”, ci sarà “l’ascolto della Parola di Dio e la breve adorazione e benedizione “urbi et orbi” con indulgenza plenaria”, non senza aver, però, prima avvisato “i malati e le persone sole.
«Carissimi – afferma in conclusione monsignor Renzo nella sua lettera, invitando, tra l’altro, a recitare la preghiera suggerita dal Papa per la comunione spirituale – sono sicuro che usciremo rinvigoriti nella fede da questa esperienza inattesa e delicata della pandemia per il coronavirus. A voi pastori, nel ringraziarvi per quello che fate, raccomando di lasciarvi guidare sempre dalla “sapienza del cuore”, consapevoli che siamo il tramite privilegiato del Signore per portare a tutti amore e salvezza».