La campagna social del Miur parte dal “Vespucci” di Vibo Marina
Il Ministero dell’Istruzione lancia l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma e racconta le iniziative dell’Istituto guidato da Maria Salvia
La scuola non si ferma. Anche al tempo del coronavirus. Sono tante le esperienze che le scuole stanno mettendo in atto, in questa emergenza, per non perdere il contatto con le loro studentesse e i loro studenti. Tanti i gemellaggi nati fra istituti per lo scambio di buone pratiche. Storie che da oggi il ministero dell’Istruzione valorizzerà con una rubrica quotidiana attraverso i propri canali social. Dando spazio ai racconti che arrivano ogni giorno dalle scuole.
Vetrina principale sarà la pagina Facebook. Sarà poi possibile interagire, attraverso l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma, su Instagram, postando storie e foto che alimenteranno questo racconto, anche sul social più amato dai ragazzi. Al via, poi, un canale Telegram dove ci saranno, oltre ai racconti e alle esperienze, informazioni utili per la didattica a distanza.
Con l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma il Miur vuole animare il racconto delle buone pratiche, mettere in contatto le istituzioni scolastiche. Saranno storie di resilienza, di solidarietà, che raccontano quella volontà che il mondo della scuola sta dimostrando di voler mandare avanti, anche in un tempo così difficile e imprevedibile.
«Come ministero – sottolinea la responsabile dell’Istruzione, Lucia Azzolina – abbiamo deciso di diffondere e valorizzare i tanti materiali e racconti che ci stanno arrivando dalle scuole. Credo sia importante dare visibilità al grande impegno e al grande sforzo che, pur nelle difficoltà, la nostra comunità educante, grazie a tutto il personale della scuola, sta portando avanti in questi giorni difficili, assumendosi l’impegno di non lasciare soli i ragazzi e le famiglie. Dobbiamo essere fieri della nostra scuola».
Fra le storie che raccontate, anche quella dei ragazzi del comprensivo “Vespucci” di Vibo Marina, dove sono state attivate le piattaforme per la didattica a distanza, vere e proprie classi virtuali, alle quali partecipano i ragazzi della secondaria e primaria. Ogni giorno gli studenti si incontrano con i docenti in una stanza virtuale dove condividono documenti, applicazioni e contenuti multimediali. Ci sono anche una chat per interagire, con domande e risposte, una lavagna virtuale e la possibilità di rivedere la lezione in Hd. «Questa è una famiglia e voi, a scuola, dovete sempre sentirvi in famiglia. In questo momento ancora di più», ha spiegato loro la dirigente Maria Salvia.