lunedì,Dicembre 30 2024

Assistenza domiciliare per gli alunni disabili, la richiesta ai Comuni

L’associazione “Io autentico” si rivolge a tutti gli enti del Vibonese chiedendo che gli educatori proseguano la loro attività con i bambini anche a casa nel periodo di chiusura delle scuole

Assistenza domiciliare per gli alunni disabili, la richiesta ai Comuni

La richiesta è semplice, legittima e necessaria: mantenere il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione dei bambini con disabilità che frequentano le scuole del Vibonese anche in questi giorni di permanenza forzata a casa. È quanto chiede l’associazione “Io autentico” presieduta da Enrico Mignolo, che in una lettera inviata a sindaci e assessori dei Comuni della Provincia, nonché al presidente della Provincia ed anche al prefetto, spiega: «Facendo seguito alle disposizioni stabilite dal Governo, siamo a richiedere con urgenza l’attivazione di una procedura di ricognizione delle necessità delle singole famiglie per la eventuale prosecuzione in regime domiciliare del servizio di assistenza all’autonomia ed alla comunicazione per gli studenti con disabilità frequentanti tutte le scuole di tutti i comuni della provincia di Vibo Valentia, seppur con il rigido rispetto delle precauzioni igienico-sanitarie previste».

Il motivo è presto detto: «Si ritiene doveroso e necessario garantire la prosecuzione del servizio con particolare riferimento alle disabilità intellettivo-relazionali in cui la mancata prevedibilità degli eventi e la modifica delle routine possono rappresentare gravi problemi di gestione della quotidianità di una persona. La prosecuzione del servizio in regime domiciliare non potrà comportare alcun aggravio di spesa per l’ente, avendo lo stesso previsto ed impegnato gli importi relativi anche al periodo di operatività compreso tra il 5 e il 15 marzo (e comunque fino alla chiusura dell’anno scolastico), oltre a garantire la continuità dell’attività lavorativa agli educatori già impegnati con gli studenti».

La richiesta, che ovviamente ha il carattere dell’urgenza, è auspicabile venga accolta dagli enti, e potrebbe diventare operativa già da lunedì 9 marzo. Sarebbe, questo, un segno di grande attenzione ad una fascia della popolazione già ampiamente penalizzata dai ritardi cronici degli enti sul fronte delle Politiche sociali. Provvedimento, tra l’altro, già adottato da Comuni in piena “zona rossa” come Cremona e Zibido San Giacomo.

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