lunedì,Novembre 25 2024

San Costantino celebra la Giornata mondiale del malato

Alla funzione religiosa ha preso attivamente parte l’associazione Disabili senza barriere

San Costantino celebra la Giornata mondiale del malato
La celebrazione di San Costantino Calabro

San Costantino Calabro ha commemorato la XXVIII Giornata mondiale del malato, e lo ha fatto con una celebrazione eucaristica svoltasi nella chiesa matrice e presieduta dal parroco don Francesco Sicari. Alla sacra funzione, promossa in sinergia con l’associazione Disabili senza barriere guidata da Rocco Deluca, hanno partecipato numerosi diversamente abili, alle prese con problematiche fisiche e psicologiche.

Ha rappresentato, questa, l’occasione propizia per interrogarsi sullo stato di criticità che attraversa il settore e per pregare tutti insieme per le persone ammalate e gli anziani della comunità. Nella sua omelia, don Sicari ha attinto alla frase: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”, motto della XXVIII Giornata mondiale del malato. «Queste parole – ha spiegato il sacerdote – esprimono la solidarietà di Gesù che ha provato l’umana sofferenza e promette sollievo e ristoro a chi è affaticato o si ritrova ferito nel corpo e nello spirito a causa della prova. Affidiamo alla Vergine Maria, salute dei malati, coloro che portano il peso della malattia, insieme ai loro familiari e agli operatori sanitari. Questa celebrazione – ha concluso – rappresenta anche l’occasione più opportuna per ringraziare per chi a livello personale o professionale si prende cura dei malati, favorendo la loro guarigione. Ma anche per pregare affinché il loro agire sia sempre proteso alla dignità integrale e inderogabile della persona».

Istituita nel 1992 da papa Giovanni Paolo II, nel giorno della memoria liturgica della Madonna di Lourdes, la Giornata mondiale del malato ha assunto anche il carattere di momento speciale di preghiera e di condivisione e di offerta della sofferenza. Nel 2013 papa Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni proprio nel corso di questo giorno di festa, citando la sua salute in declino come la ragione del suo gesto.

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