La Provincia di Vibo nega un montascale ad alunna disabile
«Non ci sono soldi, fate sacrifici come li facciamo noi». A segnalare l'accaduto ScuolaZoo, media brand di riferimento della “Generazione Z”
Gli studenti chiedono al Liceo Classico un montascale per la compagna disabile, ma la Provincia di Vibo Valentia risponde: “Non ci sono soldi, fate sacrifici come li facciamo noi. In tempo di ristrettezze economiche ognuno di noi è chiamato a fare dei sacrifici. I dipendenti provinciali rinunciano ai riscaldamenti e, a stento, percepiscono lo stipendio mentre alle scuole viene garantito il necessario”. Tale risposta della Provincia di Vibo è stata resa nota da ScuolaZoo, media brand di riferimento della “Generazione Z”, seguito da oltre quattro milioni di studenti. A sollevare il caso è stata in particolare Nicoletta Tiano, rappresentante d’Istituto eletta con la lista ScuolaZoo. “La Provincia di Vibo ha installato una rampa all’ingresso della scuola, ma servirebbe un montascale per permetterle di accedere ad altre aree – aula magna, palestra, alcuni laboratori – da cui oggi è esclusa. Abbiamo scritto alla Provincia ma la risposta che abbiamo ricevuto è tardiva e surreale”. [Continua dopo la pubblicità]
La scuola aveva scritto più volte alla Provincia di Vibo Valentia, chiedendo una serie di «interventi per il corretto avvio dell’anno scolastico» tra cui la sistemazione della rete idrica e dei bagni, lo smaltimento dei rifiuti al Liceo Artistico, la derattizzazione del Liceo Classico e l’installazione di un montascale per la studentessa disabile.
Il servizio edilizia scolastica della Provincia ha risposto con un’unica lettera, in cui spiega che per alcune attività sono in corso delle gare d’appalto, ma che suona – nel complesso – come una vera e propria resa dello Stato davanti alla cronica mancanza di fondi per l’Istruzione: «Si informa – si legge – che questo ufficio si deve occupare di 32 plessi scolastici e dispone, purtroppo, di poche unità di personale sia tecnico che di maestranza, con scarsissime risorse economiche che non bastano nemmeno a soddisfare le richieste di manutenzione ordinaria di un singolo plesso scolastico».
A proposito del montascale, la Provincia di Vibo ha spiegato di non aver mai sottovalutato e trascurato il problema, né di essere rimasta indifferente. L’installazione di un ascensore esterno funzionale all’abbattimento delle barriere architettoniche – si legge – «è in programma da anni», ma «non è stato realizzato a causa di varie problematiche: l’impossibilità di tagliare gli alberi e il cortile quasi sempre occupato dalla tensostruttura». Precisazione, quest’ultima, che contribuisce a rendere la vicenda ancora più surreale.
«La segnalazione che ci è arrivata da Nicoletta – dice Francesco Marinelli, direttore editoriale di ScuolaZoo – era molto forte. Ci sembrava giusto fare da megafono a una situazione molto complessa, che merita un approfondimento con tutte le parti coinvolte. Una storia da raccontare anche per la determinazione che ci stanno mettendo gli studenti. Come media brand delle nuove generazioni speriamo di poter ispirare i ragazzi e le ragazze che ci seguono, invitandoli a farci sapere com’è la loro vita a scuola, proprio come ha fatto Nicoletta: non solo per se stessi, ma anche per i propri compagni. Speriamo che queste segnalazioni possano avere un seguito nelle sedi competenti, al fine di rendere sempre migliore la scuola italiana».
Secondo il preside della scuola, Raffaele Suppa, l’aspetto più surreale è nell’invito della Provincia “a non reiterare le richieste. Spesso si parla di questa generazione in modo improprio, invece i ragazzi sono stati straordinari: hanno scritto una lettera di grande sensibilità, segnalando il disagio di una ragazza che ha difficoltà a partecipare alla vita scolastica nonostante il dettato costituzionale, all’art. 3 e 34 che dice che la scuola è aperta a tutti”.