Giornata della memoria, intensa commemorazione a Zambrone
Dopo la proiezione del docu-film di Israel Moscati, le testimonianze di Pina Brenner e Umberto Piperno
Il Comune di Zambrone ha commemorato la Giornata della memoria con una cerimonia solenne al Centro servizi sociali cui hanno partecipato gli allievi delle scuole primarie, classi quinte e gli allievi della scuola secondaria di primo grado. In prima battuta è stato ricordato un regista che ha dedicato la sua vita al tema della memoria: Israel Cesare Moscati, ospite del Comune di Zambrone in occasione delle celebrazioni del 2017 e del 2018. L’amministrazione L’Andolina, pertanto, ha ritenuto doveroso ricordarlo anche per il rigore del suo impegno in direzione della testimonianza e della memoria della Shoah e per l’amicizia profonda con la comunità di Zambrone.
Dopo la proiezione del docu-film di Israele Moscati, “Suona ancora”, è stata la volta degli allievi che hanno recitato alcune poesie. A seguire, il saluto istituzionale del sindaco, Corrado L’Andolina, il quale ha sottolineato: «Occorre evitare che questa giornata sia un formale rituale. E far sì che all’amore per gli ebrei morti nei campi di sterminio, segua l’amore per gli ebrei di oggi, ovunque essi vivano, specie per quelli di Israele. Oggi, spesso l’antisemitismo veste i panni subdoli dell’antisionismo. Un dato che non può più essere ignorato».
A seguire, la testimonianza di Pina Brenner che ha raccontato l’esperienza del padre, Gustav Brenner, ufficiale dell’esercito austriaco che venne imprigionato prima a Buchenwald per le sue idee liberal-socialiste, poi a Dachau perché ebreo, dal quale riuscirà a fuggire con un’azione coraggiosa. Stabilitosi a Milano, verrà poi nuovamente imprigionato e condotto al campo di concentramento di Ferramonti, a Tarsia. Terminata la guerra, fonderà la nota casa editrice, riprendendo la sua tradizione familiare. «Se riuscirete a vedere negli occhi degli altri voi stessi – ha concluso Pina Brenner – non ci sarà mai più spazio per la Shoah».
In conclusione, l’intervento del Rav. Umberto Piperno, il quale dopo un commosso ricordo di Israel Moscati, ha ripercorso le tragedie del popolo ebraico, evidenziando come la testimonianza sia un dovere che richiede un esercizio costante del pensiero. «La storia non si studia solo sui libri – ha dichiarato il Rav – ma attraverso le domande». Ha poi ricordato la tragedia del 16 ottobre 1943 (rastrellamento nel ghetto di Roma) e l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Infine, ha sollecitato gli astanti a pensare ai volti degli 1,5 milioni di bambini uccisi nei campi di sterminio. A rendere la cerimonia più solenne, le musiche degli allievi che suonano lo strumento musicale preparati dai maestri Antonio Baccaglini, Gianmarco Caputo, Mercurio Currao, Carmelo Di Renzo, Assunta Gigantino, Vincenzo Laganà e dalla vocalist Mariachiara Carrozzo.