Cessaniti, il prefetto Zito ricolloca la targa contro la ‘ndrangheta
Il cartello posto all'ingresso del Municipio era stato divelto da ignoti nelle scorse settimane
Nuovamente nel mirino dei vandali la targa antimafia “Qui la ’ndrangheta non entra” posta all’ingresso del Municipio di Cessaniti. Il danneggiamento, denunciato alla locale stazione dei Carabinieri da parte del sindaco Francesco Mazzeo, sarebbe avvenuto qualche settimana addietro ma emerso solo adesso. Un gesto che ha accelerato la visita del prefetto Francesco Zito che proprio nella mattinata odierna ha fatto tappa nel piccolo centro insieme alle massime cariche istituzionali e militari per incontrare gli amministratori e una delegazione di studenti delle medie, con la dirigente scolastica Maria Gueli.
La presenza della massime autorità civili e militari: «È stato un concreto segno di vicinanza dello Stato nei confronti delle amministrazioni comunali, anche le più piccole. Davvero una giornata storica per Cessaniti», ha fatto presente il primo cittadino che ha accolto, tra gli altri, anche il questore Annino Gargano, il comandante provinciale dei Carabinieri Bruno Capece, il comandante provinciale dalla Guardia di finanza Roberto Prosperi, il comandante dei Carabinieri della Stazione di Cessaniti Raffaele Dari, don Felice Palamara, il comandante della compagnia di Vibo Gianfranco Pino, il comandante della Municipale Francescantonio Annetta, guardie zoofile.
Le indagini per far luce sul danneggiamento proseguono: «Non sappiamo – ha affermato il sindaco Mazzeo – se la targa vandalizzata sia un messaggio verso la nostra amministrazione. Tuttavia – ha sottolineato – sappiamo che si tratta di un messaggio da non sminuire, da non ricondurre ad una semplice bravata». Un gesto fortemente condannato dalla comunità cessanitese: «Gente laboriosa e onesta – ha infine fatto presente il primo cittadino – che nulla vuole avere a che fare con qualsivoglia tipo di criminalità».