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Il rientro dei volontari vibonesi impegnati ai funerali di papa Francesco: «Orgogliosi, la gente ci ringraziava» – VIDEO

Emozione e sacrificio hanno accompagnato i protagonisti dietro le quinte di una macchina organizzativa imponente: «Esperienza formativa di massima importanza»

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«È stata un’esperienza sicuramente faticosa, pesante dal punto di vista dell’impegno profuso, però appena i volontari sono rientrati, ieri sera, ci siamo abbracciati. Erano veramente pieni di gioia, di entusiasmo e soprattutto mi hanno detto “presidente abbiamo fatto un’esperienza importante, che probabilmente non ripeteremo più nella vita”». Con queste parole il presidente del coordinamento “Augustus” di Vibo Valentia, Nicola Nocera, commenta l’esperienza vissuta nei giorni scorsi a Roma, in occasione delle esequie di Papa Francesco, da un gruppo di volontari di alcune associazioni affiliate al coordinamento (Anpana Gepa Sez. Vibo Valentia – Cipc Gruppo di Nicotera – ProCiv Augustus Vibo Valentia e Un raggio di sole di Catanzaro).

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Oltre 400mila persone tra piazza San Pietro e il percorso del corteo funebre fino a Santa Maria Maggiore, 249 delegazioni straniere tra capi di stato, di governo e rappresentanti di famiglie reali. Circa 4mila agenti delle forze dell’ordine e più di 3mila volontari della Protezione Civile. Sono alcuni dei numeri della cerimonia funebre celebrata lo scorso sabato a San Pietro. A comporre l’imponente dispositivo di sicurezza messo in campo per garantire l’ordine e la protezione di fedeli, come detto, anche i volontari calabresi del coordinamento ”Augustus” che hanno raggiunto Roma dalle province di Vibo Valentia e Catanzaro prendendo parte alle attività di logistica presso il campo base allestito al Parco di Centocelle per essere poi presenti nelle zone limitrofe a Piazza San Pietro per dare assistenza ai numerosi pellegrini giunti per dare l’ultimo saluto al Santo Padre.

Le parole dei volontari

«Un contesto triste perché determinato dalla morte del Pontefice, ma un’esperienza professionale estremamente intensa e formativa, senz’altro molto forte dal punto di vista emotivo. Abbiamo avuto modo di collaborare con altre associazioni e siamo riusciti a fare gruppo», spiega una volontaria. «Un’esperienza unica perché non sono cose che si fanno tutti i giorni – racconta un altro volontario – Siamo orgogliosi per quello che abbiamo fatto perché abbiamo dato un supporto alle importanti necessità di tutta l’organizzazione. L’aspetto che ci ha gratificato di più è stato vedere tutta quella folla da gestire e che ci ringraziava per tutto quello che facevamo volontariamente».

«Una pagina storica per la sicurezza», vista anche «la grandezza dell’evento», ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rivolgendosi ai giornalisti presenti nel Centro per la Gestione della Sicurezza dell’Evento attivato alla Sala Operativa della Questura di Roma, «tutto è andato estremamente bene» ha sottolineato il questore di Roma Roberto Massucci. «Effettivamente ha funzionato davvero tutto dall’inizio fino alla fine – ha evidenziato uno dei volontari – Ci tengo a ringraziare la protezione civile di Roma Capitale per l’accoglienza e per il confronto costante che abbiamo avuto per le attività».

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