Pasqua 2025, cattolici e ortodossi festeggiano nello stesso giorno. L’augurio di don Cannatelli: «Non sia più l’eccezione ma la normalità»
La risurrezione di Cristo ricorrerà per entrambi domani per una coincidenza tra i calendari Gregoriano e Giuliano. Il presidente dell'associazione di volontariato Abraham: «Perseverare alla ricerca di una comunione possibile»


Quest’anno la Pasqua per la coincidenza tra i calendari Giuliano e Gregoriano sarà celebrata da cattolici e ortodossi nello stesso giorno, domani 20 aprile. La ricorrenza rappresenta il fulcro del credo cristiano, il giorno in cui con la risurrezione di Gesù viene dato il sigillo all’opera di salvezza dell’umanità peccatrice. In questo contesto, ai “fratelli e sorelle” delle Chiese Ortodosse giungono oggi i sentimenti di augurio del presidente dell’associazione di volontariato Abraham, don Bruno Cannatelli, tra l’altro già direttore della Caritas e dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. «Insieme – sottolinea nell’occasione il sacerdote in un messaggio rivolto agli ortodossi residenti sul territorio – ricordiamo inoltre i 1700 anni del Concilio Ecumenico di Nicea, durante il quale è stato promulgato il Simbolo della fede e affrontato il tema della data della Pasqua. La celebrazione comune di quest’anno ci auguriamo che non sia più un’eccezione, ma diventi la normalità e non venga lasciata passare invano. Studiosi delle diverse confessioni cristiane – aggiunge – stanno facendo degli incontri allo scopo di invitare le Chiese a celebrare la Pasqua in una data comune, di prepararsi al prossimo Secondo Millennio della Redenzione nel 2033, e a promuovere altre iniziative analoghe. Da qui l’incoraggiamento da parte di tutti i pastori delle varie confessioni cristiane, a chi si sta impegnando in questo cammino, a perseverare e a fare ogni sforzo nella ricerca di una comunione possibile, evitando tutto ciò che può invece portare a ulteriori divisioni tra fratelli».
Il presidente di Abraham, in questo giorno di festa rivolge poi un pensiero speciale anche «a tutti i fratelli e sorelle ortodossi le cui famiglie sono minacciate dalle guerre, dal freddo, dalla fame, dalla morte». Da qui l’augurio sentito «che questi giorni di così grande festa cristiana siano giorni di riflessione, di perdono e di saggezza per coloro che decidono che accada il male che accade e che ogni cristiano sia forte nella fede, nell’amore e nella speranza. Che la gioia della Resurrezione del Signore – conclude don Cannatelli – rafforzi la vostra fede e riempia il vostro cuore di luce e di pace. Di nuovo tanti auguri di Buona Pasqua a tutti Voi fratelli e sorelle Ortodossi e in particolare al metropolita Polykarpos e al suo vescovo ausiliare Athenagoras, al vescovo Siluan, ai presbiteri: Vincenzo Lorizio, Igor Shvets, Constantin Ghimisi …e che Dio benedica Voi tutti».
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