sabato,Maggio 10 2025

A Parghelia confronto pubblico sulla riqualificazione del Corso a un anno dal centenario della ricostruzione post terremoto

L'iniziativa promossa dal Centro studi storici e sociali del Comune torna sul progetto da 3 milioni di euro per preservare l'identità del paese

A Parghelia confronto pubblico sulla riqualificazione del Corso a un anno dal centenario della ricostruzione post terremoto
Un momento del convegno nella Sala consliare

Un ricco dibattito ha animato la Sala consiliare di Parghelia domenica 13 aprile, in occasione dell’incontro pubblico “La memoria delle pietre, la memoria degli uomini”. L’iniziativa, promossa dal Centro di studi storici e sociali del Comune, presieduto dal prof. Francesco Campennì, ha rappresentato un importante momento di confronto in vista del centenario della ricostruzione di Parghelia (1926-2026). Al centro della discussione, la proposta progettuale di riqualificazione del centro urbano presentata dall’amministrazione comunale. «L’incontro – ha fatto sapere lo stesso Campennì attraverso un comunicato stampa – si è aperto con tre interventi mirati a fornire coordinate essenziali per affrontare il tema dell’innovazione urbana nel rispetto della storia e dell’identità del luogo. Il prof. Luciano Meligrana ha ripercorso la transizione dal vecchio al nuovo abitato, analizzando fonti iconografiche e documentarie che testimoniano l’evoluzione di Parghelia dal XVI secolo fino al piano regolatore del 1926, opera dell’architetto razionalista Alberto Bedarida. A seguire, il docente universitario e architetto Giuseppe Lonetti ha sottolineato i tratti distintivi del paesaggio e della struttura urbana di Parghelia, evidenziando l’armonico legame tra identità storica e processi di cambiamento». In particolare, Lonetti ha posto l’accento sull’impianto regolare dell’abitato, «scandito dalla lavorazione artigianale del granito di Tropea, e sul caratteristico filare di case popolari con i tetti rossi. Lonetti ha auspicato una metodologia progettuale che tenga in debita considerazione il contesto esistente».

Leggi anche ⬇️

L’avvocato Alessandro Caruso Frezza, vicepresidente della sezione vibonese di Italia Nostra, ha ribadito con forza la «necessità che il progetto di riqualificazione – prosegue la nota stampa del Centro studi di Parghelia – preservi le testimonianze materiali e immateriali dei valori identitari collettivi, come i cordoli in granito dei marciapiedi e l’orditura unitaria che lega l’intera cittadina». Italia Nostra ha inoltre posto l’attenzione sulla «scelta dei materiali e dei cromatismi, richiamando il ruolo storico del granito locale, utilizzato fin dall’antichità per pavimentazioni ed edifici». Attraverso la proiezione di immagini, è stato «evidenziato il contrasto tra l’anonimato del basalto lavico, spesso utilizzato in contesti storici calabresi, e la luminosità del granito di Parghelia, auspicando che l’Amministrazione comunale possa rappresentare un modello virtuoso nella tutela delle identità locali».

Durante l’incontro, il prof. Campennì ha «lanciato l’idea di un osservatorio culturale permanente sui centri storici, a partire dalla provincia di Vibo Valentia e dall’area metropolitana di Reggio Calabria. L’iniziativa mira a creare una rete tra le diverse associazioni attive nella tutela del patrimonio culturale e i cittadini sensibili, con l’obiettivo di salvaguardare l’identità storica dei luoghi e dei loro paesaggi». I rappresentanti delle associazioni presenti, tra cui Italia Nostra, Archeoclub Italia, Wwf Italia e Associazione dimore storiche italiane, hanno espresso «apprezzamento per l’approccio partecipativo dell’amministrazione comunale di Parghelia, definendolo un “modello” per tutta la Calabria. È stato sottolineato – prosegue ancora la nota -come in molti altri contesti regionali si sia proceduto alla sostituzione di elementi identitari con soluzioni anonime e standardizzate, cancellando la specificità dei luoghi».

L’intervento conclusivo del sindaco di Parghelia, Antonio Landro, ha confermato la «disponibilità al dialogo dell’amministrazione», già manifestata durante il primo incontro pubblico promosso dal gruppo di opposizione “Guardare al futuro” in collaborazione con l’associazione vibonese Italia Nostra. «Il sindaco – è stato aggiunto poi dal Centro studi – ha annunciato che, a seguito del primo incontro pubblico e delle osservazioni dei cittadini, sono state già date indicazioni ai progettisti di mantenere gli originali marciapiedi in granito, le quote esistenti e l’impianto urbano unitario». Inoltre, «è in corso uno studio per individuare i materiali più consoni al contesto per le nuove pavimentazioni, ribadendo l’importanza dell’ascolto della cittadinanza nelle scelte progettuali». L’auspicio del Centro studi è che «il “modello Parghelia” possa concretizzarsi pienamente e rappresentare un esempio da seguire per altre realtà desiderose di coniugare innovazione e rispetto per la propria storia».

Leggi anche ⬇️

Articoli correlati

top
preload imagepreload image