Il questore di Vibo Ruperti alla Festa della Polizia: «Non arretreremo mai davanti alla ‘ndrangheta». E ancora: «No alla mala-movida» – VIDEO
La cerimonia alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia è stata anche l'occasione per tracciare un bilancio dell'attività svolta nel corso dell'anno
«Non arretreremo mai davanti alla ‘ndrangheta». È molto più di un impegno istituzionale quello declamato da questore di Vibo Rodolfo Ruperti in occasione della 173° Festa della Polizia che è si celebrata oggi nel capoluogo vibonese e nel resto d’Italia. Le parole di Ruperti sono risuonate nell’auditorium della Scuola di Polizia, davanti alle numerose autorità che sono intervenute, a cominciare dal prefetto Anna Aurora Colosimo e dal procuratore Camillo Falvo, gli agenti, gli studenti di tante scuole della provincia.
«La lotta alla ‘ndrangheta rimarrà sempre una priorità assoluta, ovunque essa sia presente in modo visibile e ovunque essa si mimetizzi o si nasconda», ha detto Ruperti, ricordando il suo passato alla Squadra mobile, quando cominciò ad essere definito dalla stampa “super poliziotto” per le numerose operazioni condotte con successo contro la criminalità organizzata. «Nella Squadra Mobile affondano le mie origini lavorative – ha raccontato Ruperti -, racchiuse in una miriade di ricordi e di emozioni che mi hanno sempre guidato poi nel percorso professionale. Un lavoro a volte silente, di notti insonni, di risultati che non arrivano, di giornate intere ad ascoltare intercettazioni, ma anche di importanti traguardi e gratificazioni per aver reso un servizio alla collettività che merita sicurezza e libertà da ogni forma di aggressione, mafiosa o comune».
Sul tasto della sicurezza e la necessità di assicurare ai cittadini un contesto protetto, il Questore ha battuto spesso, soprattutto con riferimento alle fasce giovanili. «È giusto che il territorio viva serenamente i suoi momenti di svago e spensieratezza – ha detto – dunque sì alla movida, ma non alla mala-movida. L’attività di controllo che mettiamo in campo durante i week end e i giorni di festa è capillare e i cittadini, soprattutto i genitori, ci ringraziano per questo. I riscontri che otteniamo in questo senso sono per noi motivo di grande gratificazione professionale». Sui giovani è tornato più volte Ruperti, sia rimarcando l’attività formativa svolta dalla polizia nelle scuole della provincia, sia sottolineando l’attività di prevenzione e repressione di tutti quei comportamenti di prevaricazione, bullismo e violenza gratuita che purtroppo dilagano alimentati anche dai social. «L’attenzione alle azioni violente intese in tutte le loro forme – ha detto Ruperti – è un nostro obiettivo prioritario in quanto la violenza rappresenta un grande fallimento per la società civile di cui tutti facciamo parte. Anche se ritengo che la vera vittoria si realizzerà quando si riuscirà ad intercettare le fasce più a rischio di devianza, che spesso non hanno avuto buoni maestri in famiglia, e ad attrarle verso modelli positivi di convivenza e rispetto per le regole ed il prossimo».
Poi ha snocciolato i dati relativi all’attività di controllo del territorio riferite all’ultimo anno che ha visto «più di 200mila persone e quasi 110mila veicoli controllati, oltre ad altrettanti veicoli monitorati con “street control”, in un’ottica di visibilità e sicurezza sempre più diffuse».